NEW YORK, 17 dicembre (Reuters) - Il dollaro si mantiene sui livelli della mattinata, vale a dire sui massimi degli ultimi tre mesi nei confronti dell'euro, che cade di due centesimi nei confronti della valuta americana.
La fiducia mostrata ieri dalla Federal Reserve e una nuova ondata di preoccupazione in Europa circa lo stato delle finanze greche spingono le due monete in direzioni opposte sui mercati valutari.
I movimenti poi sono accentuati dagli acquisti tecnici e dalla bassa liquidità dei mercati, sintomatica dell'atmosfera pre-vacanziera che si comincia ad avvertire sulle piazze occidentali.
L'indice <.DXY> misuratore del valore del dollaro rispetto a sei fra le principali valute mondiali, ha toccato il valore di 77,841, massimo da settembre a questa parte.
L'ottimismo della Fed sullo stato dell'economia americana schiude le porte a una possibile accelerazione sulla strada della exit strategy e del rialzo dei tassi che questa comporta.
Il nuovo downgrading del credit rating della Grecia di ieri, invece, ha rinfocolato i timori circa la sostenibilità dei buchi di bilancio in alcune economie perimentrali della zona euro.
"L'euro soffre a causa dei problemi sul debito di alcuni paesi periferici nell'area della moneta unica, che potrebbero trasmettere uno stress finanziario all'intera regione", conferma Steve Barrow, currency strategy di Standard Bank, secondo cui la divisa dell'Unione potrebbe scendere fino a 1,42 o 1,41 nel futuro immediato.
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