NEW YORK (Reuters) - Dollaro tonico nei confronti delle principali valute, euro compreso, su aspettative che rimangono positive circa l'adamento dell'economia Usa.
I recenti commenti di esponenti della Fed, Stanley Fischer e William Dudley, di fatto confermano l'attesa di un rialzo del costo del denaro attorno alla metà del 2015.
Il vicepresidente della Fed e il numero uno della Fed di New York hanno spiegato ieri che le basse quotazioni petrolifere avranno un effetto solo temporaneo sui prezzi Usa, anche se poi oggi lo stesso Fischer ha precisato che se l'inflazione dovesse scendere la Fed sarebbe obbligata a ritardare i tempi dell'intervento sul costo del denaro.
L'euro/dollaro scambia nel primo pomeriggio in area 1,24, sempre in vista del minimo da due anni di 1,2359 toccato ad inizio novembre. Il dollaro/yen ha toccato oggi un nuovo massimo da sette anni a 119,28.
Se da una parte c'è una Fed ormai avviata verso una svolta restrittiva, dall'altra Bce e Banca del Giappone dovranno ancora percorrere una linea espansiva.
La Bce riunisce il proprio direttivo giovedì: secondo le attese di mercato Francoforte non dovrebbe varare già questo mese nuove misure, ma sono ormai in molti a ritenere inevitabile il lancio di un quantitative easing nella zona euro all'inizio del prossimo anno.