TOKYO (Reuters) - Sono scese le esportazioni giapponesi in maggio, il dato peggiore in quattro mesi, su cui hanno pesato le interruzioni produttive causate dal recente terremoto a Kumamoto e, in generale, il debole andamento della crescita sui mercati emergenti.
L'export è calato dell'11,3% su anno, oltre le attese di un -10,4%, dopo la flessione del 10,1% registrata in aprile.
Una ripresa delle esportazioni è attesa nei prossimi mesi grazie anche alla stabilizzazione della domanda estera, ma restano pressioni sul governo per l'adozione di nuove misure di sostegno alla crescita, specie di fronte alla minaccia di un ulteriore apprezzamento dello yen.
"Ci sono forti motivi per ritenere che ci sarà una ripresa delle esportazioni a partire da luglio-settembre. Non siamo in recessione ma un nuovo rafforzamento dello yen diventerebbe un problema", spiega l'economista di Tokai Tokyo Research Center Hiroaki Muto.
Le importazioni giapponesi hanno registrato un calo dell'11,3% su anno in maggio, in linea con le attese. La bilancia commerciale è passata in rosso di 40,7 miliardi di yen rispetto all'attivo di 823,5 miliardi del mese precedente.