MILANO (Reuters) - Calano per il secondo mese consecutivo in aprile i prezzi al consumo in Giappone, in un'economia dove i consumi rimangono deboli e le imprese faticano ad alzare i loro prezzi di vendita.
Il dato alimenta i timori di deflazione e tiene sotto pressione la banca centrale per eventuali nuove misure di stimolo monetario.
L'indice Cpi 'core' nazionale (che include i prezzi energetici ma esclude quelli dei cibi freschi) ha registrato una contrazione dello 0,3% tendenziale in aprile , in linea col mese precedente; le attese erano per un dato leggermente peggiore, -0,4%.
Indicazioni analoghe sono giunte dai prezzi dell'area di Tokyo, che guardano un mese avanti: -0,5% tendenziale in maggio, dopo il -0,3% di aprile, su stime per -0,4%.
"Vediamo pressioni al ribasso sull'inflazione non solo dalla componente energetica, ma anche dai prezzi dei cibi" spiega il capo economista di Dai-ichi Life Research Institute Yoshiki Shinke. "Sia i prezzi sia l'economia sono deboli, dunque le aspettative per nuovi stimoli da parte della Banca del Giappone salgono".