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I posti di lavoro USA deludono le attese a marzo, su l’inflazione dei compensi

Pubblicato 06.04.2018, 14:30
Aggiornato 06.04.2018, 15:02
© Reuters.  I posti di lavoro USA deludono le attese a marzo, su l’inflazione dei compensi

Investing.com - L’occupazione non agricola (NFP) USA ha visto un aumento di 103.000 unità a marzo, secondo i dati ufficiali di questo venerdì.

Il dato è inferiore alle previsioni di un incremento di 193.000 posti di lavoro ed ai 241.000 risultati dal report ADP di mercoledì.

La lettura del mese precedente è stata rivista a 326.000 dai 313.000 posti di lavoro registrati inizialmente.

Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,1%, rispetto alle aspettative di un calo al 4,0%.

La media dei compensi orari è salita dello 0,3% su base mensile a marzo, in linea con le previsioni. Il dato è superiore all’aumento dello 0,1% del mese prima.

Su base annua, l’inflazione dei compensi è cresciuta del 2,7% a marzo, più del 2,6% del mese precedente. La lettura di marzo è risultata in linea con le attese.

L’aumento degli stipendi viene seguito con particolare attenzione dalla Federal Reserve per avere prove della riduzione della stagnazione nel mercato del lavoro e delle pressioni rialziste sull’inflazione. Per gli economisti, un aumento del 3,0% o poco più indica un aumento dell’inflazione.

Inoltre, il settore privato ha creato meno posti di lavoro del previsto a marzo, per un totale di 102.000 unità.

Gli analisti avevano previsto un aumento di 190.000 nuovi posti di lavoro.

Il dato di febbraio è stato rivisto ad un aumento di 320.000 posti di lavoro nel settore non agricolo, rispetto ai 287.000 precedenti.

L’occupazione governativa ha segnato un aumento di 1.000 unità il mese scorso.

A febbraio, sono stati creati 6.000 posti di lavoro governativi, una revisione al ribasso rispetto alla lettura iniziale di 26.000 posti di lavoro.

Il tasso di partecipazione è sceso al 62,9% a marzo, rispetto alla lettura del mese prima del 63,0%.

Il tasso di disoccupazione U-6, che include quei lavoratori che lavorano part-time per ragioni economiche, è sceso all’8,0% a marzo dall’8,2% precedente.

La media delle ore settimanali è rimasta invariata a 34,5 a marzo, in linea con le aspettative.

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