ROMA/MILANO (Reuters) - Ilva ha ottenuto la seconda tranche del prestito ponte da parte di alcune banche necessario per garantire l'operatività della azienda e il pagamento di stipendi e fornitori.
Lo dice un portavoce dell'azienda siderurgica, ricordando che la tranche sbloccata oggi è di 125 milioni e si aggiunge alla prima tranche di pari importo erogata qualche mese fa. La notizia viene confermata anche da una fonte vicina alle banche.
Il prestito ponte, erogato da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco Popolare, gode di un diritto di prededuzione, vale a dire che in caso di default dell'azienda sarebbe il primo della lista a essere rimborsato tra tutti i debiti bancari.
Le banche avevano erogato la prima tranche del prestito in presenza della lettera d'intenti di ArcelorMittal e avevano subordinato la seconda tranche alla presentazione di un'offerta vincolante.
Le trattative serrate delle ultime settimane con il commissario straordinario di Ilva Piero Gnudi hanno tuttavia convinto gli istituti a procedere all'erogazione della seconda tranche pur in assenza di una manifestazione di interesse vincolante da parte di un potenziale compratore per non compromettere la continuità aziendale, dice la fonte vicina alle banche.
Nei giorni scorsi Gnudi ha parlato di almeno un'offerta in arrivo nei prossimi giorni. Oltre ad ArcelorMittal, alleato con il gruppo Marcegaglia, anche l'indiana Jsw Steel ha manifestato interesse per Ilva.
E il presidente di Federacciai Antonio Gozzi ha riferito, in un'audizione alla commissione Industria del Senato, di un interesse da parte del gruppo arvedi in tandem con Cdp e altri partner italiani "a condizione che ci sia una razionalizzazione del mercato siderurgico italiano".
(Massimiliano Di Giorgio, Gianluca Semeraro)