LONDRA (Reuters) - Il petrolio è in calo, ma è rimasto in corsa per un guadagno settimanale, sostenuto dalle speranze che i tagli all'offerta dell'Opec+ e l'aumento della domanda da parte del principale importatore di greggio, la Cina, possano rafforzare il mercato nella seconda metà dell'anno.
** La produzione delle raffinerie cinesi è aumentata a maggio, raggiungendo il secondo valore più alto mai registrato. L'Opec ha alzato questa settimana le previsioni sull'utilizzo del petrolio cinese nel 2023 e l'amministratore delegato della Kuwait Petroleum Corp si aspetta che la domanda cinese continui a salire nel secondo semestre.
** Alle 11,05 il Brent perde lo 0,15%, a 75,54 dollari a barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) cede lo 0,23%, a 70,47 dollari. Entrambi i benchmark sono saliti di circa il 3% ieri.
** Gli analisti si aspettano anche che i tagli volontari alla produzione di greggio attuati a maggio dai paesi dell'Opec+, più un ulteriore taglio da parte dell'Arabia Saudita a luglio, possano offrire sostegno ai prezzi.
** Il petrolio riceve supporto anche dal deprezzamento del dollaro, che ieri è sceso ai minimi di un mese rispetto a un paniere di valute. Un dollaro più debole rende il petrolio più conveniente per i detentori di altre valute, il che può aumentare la domanda.
** La debolezza delle prospettive economiche, tuttavia, continua a condizionare il morale degli investitori, con le banche centrali che non hanno ancora terminato gli aumenti dei tassi di interesse che potrebbero rallentare la crescita economica e ridurre la domanda di petrolio.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)