Investing.com - L’attività del settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato un aumento inatteso ad ottobre, alimentando l’ottimismo per lo stato di salute dell’economia statunitense, secondo i dati preliminari rilasciati questo mercoledì.
Nel report del gruppo di ricerche di mercato Markit si legge che l’indice flash dei direttori acquisti per il settore dei servizi (PMI) è salito a 54,8 ad ottobre, dalla lettura del mese precedente di 52,3.
Gli analisti avevano previsto una lettura invariata.
Sull’indice, una lettura superiore a 50,0 indica un’espansione, mentre inferiore a tale livello indica una contrazione.
Il settore dei servizi è responsabile di circa l’80% dell’economia statunitense, il che rende i dati particolarmente importanti per interpretare la crescita.
Markit ha sottolineato che l’aumento dell’attività delle imprese ad ottobre è accelerato ad un tasso più sostenuto, con i volumi dei nuovi ordinativi che sono saliti ad un tasso più veloce quest’anno.
Inoltre, il gruppo di ricerche di mercato ha rilevato che è stato registrato il grado di ottimismo maggiore dall’agosto del 2015 nel settore.
Nel report si legge che, combinati con i dati sul settore manifatturiero “dagli ultimi dati emerge l’espansione maggiore del settore privato dal novembre del 2015”.
“Considerati nel loro insieme, i due indici PMI “flash” suggeriscono che l’economia sta crescendo al tasso annuo di circa il 2% all’inizio del quarto trimestre”, spiega Tim Moore, economista senior di Markit.
Moore aggiunge però che la creazione di posti di lavoro è rimasta relativamente debole ad ottobre, con le imprese che restano caute nelle assunzioni e gli sforzi marginali per alleviare le pressioni.
Il cambio EUR/USD si attesta a 1,0933 da circa 1,0944 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,2225 dal precedente 1,2231, mentre il cambio USD/JPY sale a 104,15 da 104,09 precedente.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 98,41 da 98,35 segnato prima del report.
Intanto, i titoli azionari USA sono in calo dopo l’apertura. L’indice Dow 30 scende di 110 punti, o dello 0,59%, l’indice S&P 500 è in calo di 13 punti, o dello 0,60%, mentre l’indice Nasdaq Composite legato al settore tech va giù di 42 punti, o dello 0,86%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.273,20 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.273,95 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 49,03 dollari al barile dai 49,11 dollari registrati prima della pubblicazione del report.