Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo (IPC) nel Regno Unito ha toccato un nuovo massimo di cinque anni a novembre, mettendo ulteriore pressione sul costo della vita britannico, secondo i dati ufficiali di questo martedì.
Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico (ONS) si legge che l’inflazione dei prezzi al consumo è salita rispetto allo scorso anno al tasso destagionalizzato del 3,1% il mese scorso. Si tratta del massimo dal marzo del 2012 ed è al di sopra delle aspettative di una lettura pari a quella di ottobre del 3,0%.
L’ONS ha indicato che l’aumento delle tariffe aeree è stato il principale fattore responsabile dell’incremento generale, insieme a quello di beni ricreativi e culturali e di servizi, come i videogiochi per computer.
“Il calo dei prezzi nella categoria miscellanea di beni e servizi (che comprende prodotti come beni di viaggio e servizi finanziari) ha fornito il contributo ribassista maggiore”, ha aggiunto.
L’aumento implica che il Governatore della Banca d’Inghilterra dovrà scrivere una lettera al cancelliere Philip Hammond spiegando perché l’inflazione sta superando l’obiettivo del 2% della BoE. In particolare, l’inflazione annua mette sotto pressione le famiglie britanniche, dal momento che l’inflazione dei compensi resta inferiore, al 2,1%.
Su base mensile, l’indice sui prezzi al consumo è salito dello 0,3% a novembre, più dello 0,2% previsto e dello 0,1% registrato il mese prima.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energetici, alcol e tabacco, è salito al tasso destagionalizzato del 2,7% il mese scorso, in linea, come previsto, con il dato di ottobre.
L’indice dei prezzi al dettaglio è salito del 3,9% su base annua a novembre, meno del 4,0% del mese prima. Gli analisti avevano previsto un incremento del 4,1%.
Su base mensile, l’indice è salito solo dello 0,2% a novembre, più dello 0,1% del mese prima ma meno dello 0,3% previsto.
Dai dati è emerso inoltre che l’indice sui prezzi delle case è salito del 4,5% a novembre, meno del 5,2% stimato e dopo l’aumento del 4,8% del mese prima. Il dato di ottobre è stato rivisto al ribasso da un aumento iniziale del 5,4%.
Subito dopo il report, il cambio GBP/USD si attesta a 1,3370 da 1,3362 segnato prima dei dati, la coppia EUR/GBP è scambiata a 0,8811 da 0,8816 ed il cambio GBP/JPY sale a 151,64 da 151,53 segnato in precedenza.
Intanto, le borse europee sono positive. L’indice londinese FTSE 100 sale dello 0,11%, l’indice Euro Stoxx 50 segna +0,25%, il francese CAC 40 va su dello 0,27%, mentre il tedesco DAX è in salita dello 0,12%.