ROMA (Reuters) - La produzione dell'industria italiana a novembre ha messo a segno un rialzo congiunturale modesto per quanto superiore alle attese, che conferma un quadro di debolezza persistente.
Secondo i dati diffusi questa mattina da Istat, l'indice destagionalizzato della produzione ha segnato un aumento dello 0,3% su base mensile - diffuso ai principali comparti con l'esclusione dei beni strumentali - a fronte di attese pari a +0,2%, mentre a perimetro annuo l'indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato una contrazione dell'1,5%, la ventiduesima consecutiva.
Rivisto a +0,1% il dato congiunturale di ottobre, mese che nella prima lettura risultava in stagnazione.
"Resta, tuttavia, negativo l'andamento congiunturale complessivo nella media del periodo settembre-novembre" in cui il livello della produzione diminuisce dello 0,4%, precisa in una nota l'istituto di statistica.
Alla luce dei dati odierni "si consolida il quadro di stagnazione" secondo Prometeia, che prevede una flessione dello 0,4% a dicembre seguita da +0,2% e -0,1% rispettivamente a gennaio e febbraio, con una crescita nulla nella media del quarto trimestre 2024 come pure nel primo trimestre di quest'anno.
L'attività manifatturiera a dicembre è risultata in contrazione per il nono mese consecutivo, come hanno evidenziato i Pmi, e nello stesso mese è peggiorato il clima di fiducia tra le imprese del settore.
Istat il mese scorso ha tagliato la previsione di crescita dell'economia italiana per il 2024 allo 0,5%, contro il target del governo pari all'1%. Rivista al ribasso anche la stima relativa al 2025, a 0,8% dall'1,1%.
(Antonella Cinelli, editing Valentina Consiglio)