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Jobs act, tramonta articolo 18. Ora i decreti

Pubblicato 03.12.2014, 19:55
Jobs act, tramonta articolo 18. Ora i decreti

ROMA (Reuters) - Il Senato ha dato stasera il via libera definitivo con fiducia alla delega sul mercato del lavoro. Il governo dovrà adesso varare i decreti delegati che dettaglieranno le norme della delega, in particolare quelle che modificano l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

Di seguito i contenuti della riforma:

RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI E SEMPLIFICAZIONE

La delega prevede che la forma da privilegiare per le nuove assunzioni sia il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in base all'anzianità di servizio.

Per i lavoratori con questo contratto, diversamente dagli altri, il reintegro al posto di lavoro non sarà più una opzione in caso di licenziamento per motivi economici.

In caso di licenziamento per motivi disciplinari il reintegro sarà limitato a specifiche fattispecie e saranno previsti termini certi per l'impugnazione.

Resta il diritto al reintegro per i licenziamenti discriminatori e la possibilità di un indennizzo "certo e crescente" in tutti i casi.

I decreti dovranno tipizzare le fattispecie per ridurre la discrezionalità dei giudici, uno dei difetti della legge attuale, secondo le imprese.

La delega punta a ridurre le tipologie contrattuali come i contratti a progetto, a superare i co.co.co - che resteranno in vigore "fino a esaurimento" -, e introduce il compenso orario minimo.

Modificati anche gli articoli 13 e 4 dello Statuto dei lavoratori introducendo la possibilità di demansionamento del lavoratore e i controlli a distanza su impianti e strumenti di lavoro.

RIORDINO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

La riforma punta alla universalizzazione degli ammortizzatori sociali (Aspi) e a ridurre il ricorso alla cassa integrazione, di cui godono solo alcuni settori produttivi.

Secondo il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, saranno garantite tutele a 1 milione di lavoratori in più.

Il testo della Camera precisa che i lavoratori non avranno diritto alla cassa integrazione in caso di cessazione definitiva dell'attività aziendale o di un ramo d'azienda, e introduce la possibilità che le imprese in crisi siano acquisite dai dipendenti.

La legge di Stabilità stanzia 1,5 miliardi nel 2015 per la riforma degli ammortizzatori, più ulteriori 400 milioni tra 2015 e 2016. Per i critici si tratta di cifre troppo modeste per dare un sostegno a tutti i disoccupati. Per il governo, invece, sono risorse sufficienti se si sommano a quelle attinte dalle casse per la Cig.

TUTELA MATERNITÀ E SERVIZI PER IL LAVORO

La delega prevede l'estensione della maternità alle lavoratrici parasubordinate; un credito d'imposta per le lavoratrici con figli minori o disabili non autosufficienti; la promozione del telelavoro e delle forme flessibili; la possibilità di cessione dei giorni di ferie tra lavoratori per curare i figli minori.

Previsti l'istituzione dell'Agenzia nazionale per l'occupazione, il rafforzamento dei servizi per l'impiego e l'unificazione delle comunicazioni alla Pa.

La legge e i decreti delegati entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224245, Reuters Messaging: francesca.piscioneri.reuters.com@reuters.net))

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