Investing.com - Il dollaro USA è salito al massimo di sette giorni contro il franco svizzero questo giovedì; il biglietto verde è stato infatti supportato dalle dichiarazioni di politica monetaria della Federal Reserve.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9034 negli scambi della mattinata europea, il massimo dal 22 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9028, in salita dello 0,39%.
Supporto a 0,8944, il minimo del 29 ottobre e resistenza a 0,9128, il massimo del 10 settembre.
Il dollaro si è rafforzato in seguito alla decisione della Fed di mantenere invariato il programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese; la banca non ha precisato se inizierà a ridurre lo stimolo in occasione del vertice di dicembre o se lo manterrà fino all’inizio del 2014.
“Il settore immobiliare ha subito un certo rallentamento negli ultimi mesi”, si legge nella dichiarazione della Fed. Tuttavia, i funzionari della banca hanno confermato la prospettiva che l’economia stia crescendo “a un ritmo moderato” e hanno dichiarato che i rischi al ribasso stanno diminuendo.
Lo swissie è in salita contro l’euro con EUR/CHF in calo dello 0,15%, a 1,2332.
Nella zona euro, i dati ufficiali hanno rivelato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% a ottobre, al ritmo più lento dal novembre 2009, dopo essere aumentato dell’1,1% a settembre. Gli economisti avevano previsto che il tasso di inflazione sarebbe rimasto invariato.
Il tasso è ulteriormente sceso rispetto all’obiettivo fissato poco sotto il 2% dalla Banca Centrale Europea.
Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione della zona euro è rimasto invariato al massimo record del 12,2% a settembre, contro il previsto calo al 12%.
Questa mattina i dati hanno rivelato che le vendite al dettaglio in Germania sono scese inaspettatamente per il secondo mese consecutivo a settembre, in calo dello 0,4% su base mensile. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4%.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e un report sull’attività manifatturiera nell’area di Chicago.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9034 negli scambi della mattinata europea, il massimo dal 22 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9028, in salita dello 0,39%.
Supporto a 0,8944, il minimo del 29 ottobre e resistenza a 0,9128, il massimo del 10 settembre.
Il dollaro si è rafforzato in seguito alla decisione della Fed di mantenere invariato il programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese; la banca non ha precisato se inizierà a ridurre lo stimolo in occasione del vertice di dicembre o se lo manterrà fino all’inizio del 2014.
“Il settore immobiliare ha subito un certo rallentamento negli ultimi mesi”, si legge nella dichiarazione della Fed. Tuttavia, i funzionari della banca hanno confermato la prospettiva che l’economia stia crescendo “a un ritmo moderato” e hanno dichiarato che i rischi al ribasso stanno diminuendo.
Lo swissie è in salita contro l’euro con EUR/CHF in calo dello 0,15%, a 1,2332.
Nella zona euro, i dati ufficiali hanno rivelato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% a ottobre, al ritmo più lento dal novembre 2009, dopo essere aumentato dell’1,1% a settembre. Gli economisti avevano previsto che il tasso di inflazione sarebbe rimasto invariato.
Il tasso è ulteriormente sceso rispetto all’obiettivo fissato poco sotto il 2% dalla Banca Centrale Europea.
Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione della zona euro è rimasto invariato al massimo record del 12,2% a settembre, contro il previsto calo al 12%.
Questa mattina i dati hanno rivelato che le vendite al dettaglio in Germania sono scese inaspettatamente per il secondo mese consecutivo a settembre, in calo dello 0,4% su base mensile. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4%.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e un report sull’attività manifatturiera nell’area di Chicago.