Investing.com - Sia la produzione industriale che quella manifatturiera negli Stati Uniti sono cresciute meno del previsto a novembre, ridimensionando l’ottimismo per lo stato di salute dell’economia, secondo i dati ufficiali di questo venerdì.
Nel report della Federal Reserve si legge che la produzione industriale è salita dello 0,2% a novembre rispetto al mese prima, meno dello 0,3% previsto e del balzo dell’1,2% di ottobre, rivisto da una stima iniziale dello 0,9%.
Intanto, la produzione manifatturiera è cresciuta al tasso destagionalizzato dello 0,2% il mese scorso, meno dello 0,3% previsto e dopo l’impennata dell’1,4% di ottobre rivista al rialzo dalla previsione iniziale dell’1,3%.
Dal report è emerso inoltre che il tasso di utilizzo della capacità, che misura quanto pienamente le aziende utilizzano le loro risorse, si è attestato al 77,1% a novembre, meno del 77,3% previsto ma più del 77,0% del mese precedente.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1789 da circa 1,1792 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD scende a 1,3329 da 1,3337, mentre la coppia USD/JPY è scambiata a 112,30 da 112,25 segnato in precedenza.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,67 da 93,64 segnato prima dei dati.
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura positiva. I future Dow salgono di 72 punti, o dello 0,29%, i future S&P 500 vanno su di 6 punti, o dello 0,21%, mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 12 punti, o dello 0,19%.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.262,00 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.262,10 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 57,37 dollari al barile dai 57,38 dollari precedenti.