MILANO (Reuters) - Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica, ha sottoscritto un aumento di capitale di Delfin, la cassaforte di famiglia a cui fa capo la quota di controllo pari al 61% circa del gruppo di occhialeria, salendo al 25% della finanziaria.
Lo conferma una portavoce di Delfin dopo che nel weekend alcuni quotidiani hanno riferito della finalizzazione dell'operazione. Nei mesi scorsi Luxottica aveva annunciato che era allo studio un riassetto della finanziaria con l'obiettivo di migliorarne la governance e separare ulteriormente la proprietà dalla gestione delle aziende partecipate.
La mossa è finalizzata a facilitare la successione anche alla luce della normativa italiana che in tema di eredità prevede che al coniuge, in caso di presenza di due o più figli, spetti un quarto del patrimonio.
Del Vecchio ha sei figli nati da tre diverse unioni e ha risposato la seconda moglie, Nicoletta Zampillo, da cui ha avuto un figlio, Leonardo Maria.
Il fondatore di Luxottica mantiene l'usufrutto e i diritti di voto sul 100% di Delfin, mentre ai figli rimane la nuda proprietà con una quota che si è diluita per ciascuno al 12,5% circa. Prima dell'aumento di capitale da 162 milioni interamente sottoscritto da Del Vecchio l'imprenditore deteneva l'1,72% del capitale di Delfin mentre ciascuno dei figli aveva circa il 16,4%.
Sono inoltre state apportate alcune modifiche allo statuto per continuare tra l'altro a garantire che le decisioni vengano prese all'unanimità, innalzando la soglia all'88%.
Le vicende legate al riassetto di Delfin nei mesi scorsi si sono intrecciate a quelle di Luxottica, con l'uscita di scena in estate dell'amministratore delegato Andrea Guerra seguita poche settimane dopo dalle dimissioni del neo AD Enrico Cavatorta. Circa un mese fa è stata definita la nuova struttura di governance del gruppo con la scelta dei co-Ceo Adil Mehboob-Khan e Massimo Vian.
(Sabina Suzzi)