Investing.com - I prezzi dell’oro hanno subito un’impennata al massimo da settembre questo mercoledì, dal momento che la richiesta di beni rifugio è stata supportata dai crescenti timori per lo stallo in Ucraina.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad aprile sono saliti al massimo della seduta di 1.363,20 dollari l’oncia, il massimo dal 20 settembre.
I prezzi si sono attestati a 1.358,20 dollari l’oncia durante gli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,85%, o di 11,10 dollari. I futures ieri sono saliti dello 0,39%, o di 5,20 dollari l’oncia, a 1.346,70 dollari.
I prezzi troveranno supporto a 1.327,50 dollari l’oncia troy, il minimo dal 10 marzo e resistenza a 1.366,50 dollari, il massimo dal 20 settembre.
Intanto, l’argento con consegna a maggio ha subito un’impennata dell’1,2%, o di 0,25 dollari a 21,06 dollari l’oncia troy. L’argento ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,45%, o di 0,09 dollari, a 20,81 dollari l’oncia.
I traders continuano a monitorare gli eventi in Ucraina, dove le tensioni per le decisioni della Russia nella regione della Crimea hanno fatto aumentare la richiesta di investimenti rifugio.
Il Primo Ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk oggi andrà negli Stati Uniti per incontrare il Presidente Barack Obama, mentre continuano gli sforzi diplomatici per risolvere la crisi.
Intanto, gli investitori attendono gli importanti dati economici statunitensi nel corso della settimana per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e il futuro della politica monetaria.
Gli USA rilasceranno gli attesissimi dati sulle vendite al dettaglio di febbraio domani e il report sul sentimento dei consumatori venerdì.
I dati rilasciati la scorsa settimana hanno mostrato che l’economia statunitense ha aggiunto 175.000 posti di lavoro a febbraio, ben al di sopra del previsto aumento di 149.000 nuovi posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è salito al 6,7% dal 6,6% di gennaio, dal momento che è aumentata la forza lavoro.
Il positivo report occupazionale ha fatto diminuire i timori per i deboli dati economici statunitensi dei mesi scorsi e hanno rafforzato le aspettative che la Federal Reserve continui gradualmente a ridurre il ritmo del suo programma di acquisti di bond.
Sul Comex, i futures del rame con consegna a maggio continuano a scendere dalla seduta precedente e hanno toccato il minimo giornaliero di 2,918 dollari la libbra, il minimo dal luglio 2010.
Il rame è andato sotto forte pressione alla vendita nelle ultime sedute per via dei crescenti timori per lo stato dell’economia cinese che hanno fatto diminuire la richiesta di investimenti legati alla crescita.