Investing.com - Il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al massimo di due mesi la scorsa settimana, ma resta comunque ad un livello che indica un consolidamento del mercato del lavoro, secondo i dati ufficiali di questo giovedì.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 31 ottobre è aumentato di 16.000 unità ad un dato destagionalizzato di 276.000 unità dal totale della settimana precedente di 260.000 unità. Gli analisti avevano previsto un aumento di 2.000 unità a 262.000 unità.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione risultano inferiori alle 300.000 unità da 34 settimane consecutive, segnale di un rafforzamento del mercato del lavoro.
Le richieste di sussidio di disoccupazione continue nella settimana conclusasi il 24 ottobre sono aumentate a 2,163 milioni dai 2,146 milioni della settimana precedente. Gli analisti avevano previsto un calo a 2,144 milioni di unità.
La media mobile su quattro settimane è pari a 262.750 unità, con un aumento di 3.500 unità dal totale della settimana precedente di 259.250. La media mensile è considerata un indicatore più accurato dell’andamento del mercato del lavoro poiché si riduce la volatilità dei dati su base settimanale.
Il cambio EUR/USD si attesta a 1,0879 da circa 1,0884 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD segna 1,5259 da 1,5262 registrato precedentemente, mentre il cambio USD/JPY si attesta a 121,78 da 121,82 segnato precedentemente.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 98,06 rispetto a 98,03 segnato prima del report.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo. I futures Dow salgono dello 0,35%, i futures S&P 500 sono in salita dello 0,35%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano +0,25%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro si attestano a 1.107,80 dollari l’oncia troy rispetto ai 1.107,30 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 46,37 dollari al barile dai 46,34 segnati precedentemente.