Investing.com - Il prezzo dell’oro scende ad un nuovo minimo di cinque anni e mezzo questo mercoledì, mentre gli investitori attendono i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve previsti nel corso della seduta per avere maggiori indicazioni sull’eventualità di un aumento dei tassi di interesse a dicembre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre crolla a 1.062,00 dollari l’oncia troy, un livello che non si registrava dal febbraio del 2010, prima di attestarsi a 1.069,80 dollari negli scambi europei del mattino, in salita di 1,20 dollari, o dello 0,11%.
Ieri, l’oro è crollato di 15,00 dollari, o dell’1,38%, dopo i dati sull’inflazione USA che hanno alimentato le aspettative di un aumento dei tassi a dicembre.
Gli investitori attendono i verbali del vertice di ottobre della Federal Reserve, previsti alle 14:00 ET.
In occasione del vertice del mese scorso, la Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati, come previsto, ma ha sorpreso i mercati con la dichiarazione che contiene un riferimento esplicito al prossimo vertice di politica monetaria.
I commenti rilasciati di recente dai funzionari della Fed, tra cui quelli di Janet Yellen, fanno sperare che la banca centrale USA possa alzare i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio il mese prossimo.
I futures dell’oro hanno segnato un crollo di quasi il 10% rispetto al massimo registrato a metà ottobre, poiché gli investitori hanno rivalutato le aspettative sulla politica monetaria statunitense dopo i segnali rialzisti dalla Fed.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse sono ribassiste per l’oro, dal momento che il metallo prezioso fatica a competere con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti.
Il dollaro resta vicino al massimo di sette mesi contro il paniere di sei principali valute tra le aspettative che la Fed possa alzare i tassi per la prima volta in quasi un decennio in occasione del vertice di dicembre.
Le materie prime valutate in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il biglietto verde si rafforza.
Intanto, il prezzo del rame resta vicino al minimo dal maggio del 2009 questo mercoledì, per via dei crescenti timori per un calo della richiesta del metallo industriale.
Il prezzo del rame sta scendendo da 13 giorni consecutivi per via della possibilità di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e dell’indebolimento della crescita economica globale, soprattutto in Cina.
Il prezzo del metallo rosso è crollato di quasi il 30% da maggio a causa dei timori per un indebolimento economico globale scatenato dalla Cina, timori che hanno messo in guardia i traders e pesato sul sentimento.
La nazione asiatica è considerata il principale consumatore mondiale del metallo industriale, con il 45% della richiesta globale di rame.