WASHINGTON (Reuters) - Le aperture di nuove posizioni di lavoro negli Stati Uniti sono salite a livelli record a marzo in un contesto di persistente carenza di manodopera, suggerendo che i datori di lavoro potrebbero continuare ad aumentare i salari e contribuire a mantenere l'inflazione scomodamente alta.
A fine marzo le aperture di nuove posizioni, una misura della domanda di lavoro, sono aumentate di 205.000 unità a 11,5 milioni, si legge nel rapporto mensile Job Openings and Labor Turnover Survey, o Jolts, del Dipartimento del Lavoro.
Il secondo rialzo mensile consecutivo ha portato i nuovi posti di lavoro ai livelli più alti da quando nel 2000 sono iniziate le rilevazioni. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto 11 milioni di nuove posizioni aperte.
I dati Jolts sono osservati attentamente dai funzionari della Federal Reserve, che hanno adottato un orientamento di politica monetaria aggressivo mentre combattono contro un'inflazione alle stelle, con i prezzi al consumo su anno saliti a livelli visti l'ultima volta 40 anni fa.
Il governo ha reso noto la scorsa settimana che i compensi dei lavoratori statunitensi hanno registrato l'aumento più marcato in oltre tre decenni nel primo trimestre.
Domani la Fed dovrebbe aumentare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale e presto probabilmente inizierà a ridurre il suo portafoglio di asset. L'istituto centrale ha aumentato il tasso d'interesse di 25 punti base a marzo.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Sabina Suzzi)