WASHINGTON (Reuters) - Nel caso di un mancato rafforzamento dell'inflazione negli Stati Uniti, la Fed dovrà prolungare il periodo di tassi bassi, ritardando i tempi di un rialzo del costo del denaro.
Lo dice il vicepresidente della banca centrale Usa Stanley Fischer.
"Se veramente l'inflazione si sta muovendo verso il basso, allora dovremo farlo" ha affermato Fischer, intervenendo ad una conferenza organizzata dal Wall Street Journal.
La Fed prevede ancora una graduale risalita dell'inflazione, nonostante le forze che a livello internazionale stanno pesando sui prezzi, le quali tuttavia - secondo il banchiere centrale - "non rappresentano il driver principale dell'economia Usa".
Tuttavia Fischer spiega che se l'inflazione Usa non darà segnali di risposta, la Fed dovrà muoversi di conseguenza e ritardare ogni rialzo dei tassi.
"Abbiamo detto che siamo guidati dai dati" ha sottolineato Fischer.
Le attese di mercato attuali indicano un primo rialzo del costo del denaro negli Usa - fermo ai minimi storici ormai da sei anni - nella seconda metà del 2015.