Di Scott Kanowsky
Investing.com - Nonostante un aumento della spesa dei consumatori, la crescita economica degli Stati Uniti è rallentata più del previsto nel primo trimestre, aumentando ad un tasso annuo dell'1,1% rispetto al 2,6% degli ultimi tre mesi del 2022.
A dirlo sono i dati del Commerce Department degli Stati Uniti, con gli economisti che avevano previsto un aumento del 2,0%.
A pesare sul PIL è stata la riduzione degli investimenti, soprattutto nel settore immobiliare, in un contesto di forte aumento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve per raffreddare l'inflazione.
Nel meeting del prossimo 2/3 maggio, la Fed dovrebbe aumentare i costi di finanziamento di altri 25 punti base, portando l'obiettivo dei federal funds a un intervallo compreso tra il 5% e il 5,25%, un livello che non si vedeva da prima della Grande Crisi finanziaria del 2007/2008.
Stando alle scommesse di future e swaps, c'è una possibilità del 24% circa che la banca centrale si fermi nel rialzo dei tassi, anche se è probabile che la banca di Jerome Powell alzi di nuovi i tassi per poi valutarne gli effetti nei mesi estivi.
Ricordiamo che nei verbali della scorsa riunione di marzo è emerso che alcuni membri del Fomc hanno valutato una pausa del ciclo di inasprimento per avere il tempo di esaminare l'impatto dalla turbolenze bancarie innescate dal crollo di SVB e Signature Bank.
In questo ore, la crisi bancaria è tornata in superficie dopo un crollo del titolo di First Republic Bank (NYSE:FRC) causato del dato sui depositi nel primo trimestre, diminuiti di circa 100 miliardi di dollari nonostante la liquidità arrivata da Fed e banche private come JPMorgan (NYSE:JPM).
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