Holman (Vontobel AM) nota che gli spread di credito risultano ancora del 10-15% più generosi rispetto all’inizio dell’anno: è qui che l’investitore obbligazionario può catturare opportunità
L’investimento in obbligazioni quest’anno si è rivelato finora molto generoso, sia per chi ha optato per i titoli governativi che per coloro che hanno puntato sulle obbligazioni societarie e sul debito emergente. E, a parte il differenziale del cambio valutario, ha ripagato sia gli investimenti in euro che quelli in dollari. Ma avvicinandoci alla fine dell’anno, le valutazioni appaiono ragionevolmente complete e suscitano più di una riflessione anche tra gli asset manager.
UN ATTEGGIAMENTO MODERATAMENTE COSTRUTTIVO SUL REDDITO FISSO
Tra questi, Mark Holman, CEO di TwentyFour Asset Management, esprime un atteggiamento moderatamente costruttivo sul reddito fisso alla luce dell’evoluzione di alcuni rischi geopolitici nell’ultimo mese. Il manager ammette che la combinazione di tali rischi con un rallentamento economico coordinato a livello globale avevano suscitato non poche preoccupazioni, ma ora il contesto per il mercato obbligazionario sembra meno spinoso. I rischi geopolitici principali cui si riferisce erano una hard Brexit, che ora sembra ragionevolmente improbabile, con la possibilità che si possa insediare un governo più favorevole al mercato dopo le elezioni generali del 12 dicembre, e la guerra commerciale tra Washington e Pechino. Tale disputa ha segnato il passo con entrambe le parti che sono pronte a siglare un accordo di “fase uno”, che sembra alla portata...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge