LONDRA (Reuters) - L'attività economica del settore privato nella zona euro è cresciuta a settembre a un ritmo leggermente inferiore alle attese, in un contesto che ha portato le aziende a tagliare i prezzi per il trentesimo mese di fila.
I dati demoralizzeranno la Banca centrale europea che sta lottando per stimolare la crescita e far riprendere l'inflazione che si è troppo allontanata dai suoi target.
L'indice flash composito a cura di Markit è sceso a un minimo da nove mesi a 52,3, appena sotto le attese raccolte da un sondaggio Reuters di 52,5, pari al dato di agosto.
Resta comunque da luglio 2013 sopra la soglia di 50 che separa contrazione da crescita, anche se Markit ha indicato nell'ultimo sondaggio una crescita economica nel terzo trimestre di appena lo 0,3%.
Secondo il Pmi, le aziende hanno tagliato ancora i prezzi di vendita, anche se meno drasticamente rispetto ad agosto. L'indice composito dei prezzi output è risalito a 49,2 da 48,9: sono due anni e mezzo che è sotto la soglia di 50.
"La Bce sarà delusa. Sta gestendo una dura battaglia e forse quello che il sondaggio dice è che quello che è stato fatto non è abbastanza", dice Chris Williamson, capo economista di Markit.
"Anche se vorranno aspettare per vedere l'effetto degli acquisti di ABS, il rischio è che più aspetti più grave si fa il rallentamento".