BRUXELLES (Reuters) - I consumatori della zona euro sono ritornati in massa nei negozi a maggio, una volta revocate le severe misure di contenimento nel blocco. Lo mostrano i dati pubblicati dall'istituto statistico Ue, indicando una forte ripresa delle vendite dopo i cali record archiviati a marzo e ad aprile.
Le vendite nei 19 Paesi aderenti alla moneta unica sono aumentate del 17,8% a maggio su base mensile, secondo Eurostat. Si tratta del rialzo più notevole dall'inizio della serie per la zona euro, dal 1999.
L'incremento supera le stime del mercato di un aumento del 15% su base mensile.
Paragonate a un anno fa, le vendite al dettaglio cedono comunque il 5,1% a maggio, indicando che la ripresa non ha ancora terminato il suo percorso. Tuttavia, il calo su base annuale è meno drastico rispetto al -7,5% stimato dagli analisti intervistati da Reuters.
Il rialzo su base mensile a maggio ha compensato parzialmente i cali record archiviati nei due mesi precedenti. I dati rivisti di Eurostat indicano un calo record del 12,1% ad aprile e del 10,6% a marzo.
Precedentemente, Eurostat aveva stimato un calo dell'11,7% su base mensile ad aprile.
Le vendite nel settore dell'abbigliamento e delle calzature, tra i più colpiti dagli effetti della pandemia, riportano un aumento del 147% a maggio rispetto ad aprile, anche se sempre in ribasso del 50,5% su base annuale.
Aumentano del 38,4% le vendite di carburante per auto. Il commercio di elettronica e di mobilio incrementa del 37,9%. In rialzo del 26,8% anche le vendite di libri e attrezzature per computer.
Le vendite online continuano a crescere del 7% a maggio. Si tratta dell'unico settore della zona euro che non ha subito alcun calo durante l'applicazione delle misure di lockdown.
Tra i maggiori Paesi della zona euro, le vendite al dettaglio sono aumentate del 13,9% in Germania e del 25,6% in Francia. I dati di maggio per l'Italia non sono ancora disponibili.