Investing.com - Come ampiamente previsto dal mercato, ancora non è tempo di taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea, ma non mancano novità rispetto all'ultima riunione.
Alla fine del meeting odierno, infatti, il board dell’istituto centrale ha lasciato il tasso di interesse a zero, mentre quello sui depositi non si muove dal -0,40%.
Confermate, dunque, le indicazioni che vedevano la BCE non modificare i tassi di riferimento “almeno fino a tutta la prima metà del 2020", per poi aggiungere che i tassi potrebbero "essere inferiori" entro "metà 2020", secondo quanto comunicato dalla stessa Eurotower.
L’attenzione, ora, sarà concentrata tutta sulle parole del Presidente, Mario Draghi, il quale potrebbe lanciare ulteriori segnali di scelte coraggiose in tema di stimoli monetari in tema di sostegno alle banche e acquisto di titoli pubblici.
Il Consiglio direttivo della BCE, infatti, ha inoltre sottolineato la necessità di una posizione altamente accomodante della politica monetaria per un periodo di tempo prolungato, poiché il tasso d'inflazione, è stato costantemente sotto il target. Di conseguenza, se le prospettive di inflazione a medio termine continueranno a non raggiungere l'obiettivo, il Consiglio direttivo è determinato ad agire per riportarla in linea con il suo target. È quindi pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l'inflazione si muova verso tale obiettivo.
In tale contesto, il consiglio direttivo ha incaricato i pertinenti comitati dell'Eurosistema di esaminare le opzioni, compresi i modi per rafforzare laforward guidance sui tassi, e altre misure quali ad esempio un sistema a più livelli di remunerazione delle riserve e le opzioni per una nuovo round di acquisti di attività (QE).
Se "la domanda principale è se la BCE può permettersi di aspettare sei settimane prima di lanciare nuovi stimoli o se dovrebbe sorprendere i mercati", spiegava stamattina Carsten Brzeski, economista capo di ING Germania, Draghi potrebbe oggi fornire dettagli maggiori sulle scelte della Banca centrale europea.
Ci sarà la risposta di Draghi a questa domanda?