ROMA (Reuters) - A metà mattina la carta italiana guadagna terreno, specie sul tratto breve della curva, in un mercato con volumi bassi che sembra beneficiare ancora dei commenti sul debito pubblico del ministro dell'Economia Giovanni Tria.
Attorno alle 10,50, la forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 276 punti base da 280 in avvio e dai 278 del finale di seduta di ieri. Il tasso del decennale scende a 2,65% da 2,68% dell'ultima chiusura. Il rendimento del benchmark decennale tedesco scambia a -0,11.
"Le parole di Tria hanno certamente influito, ma un recupero così forte si spiega col fatto che la discesa nei giorni scorsi era stata eccessiva, tra l'altro in un mercato con volumi bassi che amplifica il movimento", commenta un trader.
Ieri lo spread è tornato a scendere dopo che il titolare del Tesoro ha escluso che il debito italiano possa salire al 140% del Pil, come ventilato nei giorni scorsi dal vicepremier Matteo Salvini. [nL5N22S4UP] Stamani anche il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito che l'ipotesi di un debito a quel livello non è contemplata.
"E' un mercato volatile, una situazione che penso contraddistinguerà i prossimi mesi, tra speculazioni sul governo e avvicinarsi del periodo estivo con liquidità ancora più bassa", dice ancora l'operatore, aggiungendo che comunque "la situazione generale e dei titoli di Stato periferici sta aiutando l'Italia, quindi se non si verificano crisi di governo e scontri con l'Ue c'è spazio per una discesa dei nostri rendimenti".
Ieri il debito pubblico italiano è stato protagonista a Bruxelles, dove è in corso l'Ecofin che precede le elezioni europee di fine mese. Il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici ha detto che tenere il debito sotto controllo è nell'interesse dell'Italia. Da parte sua il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger ha accusato Tria di violare le regole e di aver ceduto a Salvini: "Pensi prima di parlare", la secca replica del titolare del Tesoro.
Sul debito è intervenuto anche il governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco, sottolineando come non sia più rinviabile una strategia per ridurne il peso.