Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 27 febbraio:
1. Borse globali stabili in attesa del discorso di Trump
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura invariata vicino ai massimi storici questo lunedì, con gli investitori in attesa dell’intervento di domani del Presidente Donald Trump davanti al Congresso per avere dettagli sulle riforme fiscali promesse.
Trump è considerato uno dei principali attori dietro la sorprendente impennata registrata dal mercato azionario nelle ultime settimane, nonostante i dettagli delle sue politiche economiche siano tutti da scoprire.
In Europa le borse sono miste negli scambi di metà mattina ma i titoli restano vicino ai massimi dalla fine del 2015.
In Asia, i mercati hanno chiuso al ribasso, con l’indice Shanghai Composite in Cina giù dello 0,8%, mentre il nipponico Nikkei scende dello 0,9%.
2. Dollaro invariato in vista di una settimana piena
Il dollaro è pressoché invariato contro le altre principali valute questo lunedì, con i traders che evitano di prendere posizioni nette in attesa dell’intervento del Presidente Trump davanti al Congresso, del discorso della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen e degli importanti dati economici attesi questa settimana.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 101,05 negli scambi della mattinata newyorkese.
Il rendimento dei buoni del Tesoro sale dopo essere crollato al minimo di cinque settimane del 2,31% venerdì, con i bond a 10 Anni USA al 2,338%.
Contro lo yen, il dollaro sale dello 0,1% a 112,24, dopo essere sceso al minimo di 111,92 all’inizio della seduta, il minimo dal 9 febbraio.
Intanto, l’euro sale dello 0,2% sulla giornata a 1,0582, mentre si riducono i timori per le imminenti elezioni in Francia in seguito ai sondaggi favorevoli per il candidato indipendente Emmanuel Macron.
3. Trump incontrerà gli assicuratori sanitari
Il Presidente Donald Trump incontrerà i principali dirigenti del settore delle assicurazioni sanitarie quest’oggi alla Casa Bianca.
Tra i nomi dei leader del settore che vedranno il Presidente spiccano quelli di David Cordani, amministratore delegato di Cigna (NYSE:CI), e di Bruce Broussard, amministratore delegato di Humana (NYSE:HUM). Sarà presente anche la Blue Cross Blue Shield Association, che rappresenta gli assicuratori di ogni stato.
Trump ha promesso di revocare e sostituire l’Obamacare, la legge nazionale sull’assistenza sanitaria introdotta dall’ex Presidente Barack Obama che ha ridisegnato il mercato delle assicurazioni statunitensi rivolte ai privati. Non è ancora chiaro cosa decideranno i Repubblicani per sostituire l’attuale sistema assicurativo. Gli assicuratori hanno dichiarato che un eventuale nuovo piano non influenzerà il mercato prima del 2019.
4. I timori per il referendum scozzese pesano sulla sterlina
La sterlina scende contro i principali rivali questo lunedì, dopo la notizia di un possibile referendum per l’indipendenza della Scozia a marzo.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,3% a 1,2428, dopo aver toccato il minimo giornaliero di 1,2385, un livello che non si registrava dal 15 febbraio, mentre la coppia EUR/GBP sale dello 0,3% a 0,8515.
Sulla sterlina pesa la notizia riportata dal Times secondo cui il Primo Ministro britannico Theresa May si starebbe preparando all’eventualità che il governo scozzese possa indire un secondo referendum sull’indipendenza che potrebbe coincidere con l’applicazione dell’Articolo 50 prevista per marzo.
Venerdì, la sterlina ha iniziato a scendere dopo che l’Independent ha reso noto che il governo scozzese sta seriamente considerando di indire un secondo referendum sull’indipendenza quest’anno.
5. A rischio l’accordo tra LSE e Deutsche Boerse
London Stock Exchange Group (LON:LSE) ha reso noto che la fusione con Deutsche Boerse (DE:DB1Gn) potrebbe non venire approvata dalla Commissione Europea, mettendo a rischio il terzo tentativo di fusione dei due operatori.
Le due borse hanno annunciato l’intenzione di una fusione da 29 miliardi di euro poco più di un anno fa per creare un gigante degli scambi che possa competere con i rivali statunitensi che stanno iniziando a invadere il loro territorio.
Ieri sera, LSE ha annunciato di non volere vendere la sua principale piattaforma di trading del reddito fisso in Italia, vendita necessaria per rispettare le condizioni antitrust.
Il titolo di LSE crolla di oltre il 3% a Londra, mentre il titolo di Deutsche Boerse registra un crollo del 3% a Francoforte.