Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 20 aprile:
1. Il prezzo del greggio crolla, termina lo sciopero in Kuwait
Il prezzo del greggio crolla questo mercoledì per via dei timori per l’eccesso di scorte; si sono intanto conclusi i tre giorni di sciopero in Kuwait ed i traders prevedono che la produzione del paese ritornerà rapidamente ai livelli normali.
Inoltre dai dati dell’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, è emerso che le scorte di greggio USA sono aumentate più del previsto la scorsa settimana.
Gli investitori attendono la pubblicazione delle scorte settimanali da parte del governo alle 14:30 GMT, o alle 10:30 ET.
I futures del greggio USA crollano dell’1,81% a 41,70 dollari alle 9:52 GMT o alle 5:52 ET, mentre il greggio Brent segna un crollo dell’1,57% a 43,34 dollari.
2. I titoli azionari cinesi crollano dopo i commenti della banca centrale
Sebbene l’indice Dow Jones Shanghai abbia segnato il minimo intraday dopo il crollo del 3,8%, i titoli azionari cinesi sono riusciti a guadagnare terreno dopo essere scesi in seguito ai commenti di stamane di un economista della banca centrale.
Ma Jun, uno dei più importanti economisti della Banca Popolare cinese, ha dichiarato che la politica monetaria futura sarà “centrata sulla difesa dai rischi macroeconomici, in particolare nell’evitare la crescita rapida dell’influenza delle compagnie, e terrà conto inoltre dell’impatto dell’incremento dei prestiti sul costo della vita e sui prezzi delle proprietà immobiliari”.
L’aumento del debito della seconda economia mondiale costituisce uno dei principali fattori responsabili del rallentamento della crescita.
3. Le richieste di disoccupazione in G.B salgono per la prima volta in sette mesi
Sebbene il tasso di disoccupazione britannico sia rimasto al minimo di 10 anni a febbraio, le richieste di disoccupazione sono salite per la prima volta dall’agosto del 2015.
“È troppo presto per esserne certi, ma con l’aumento della disoccupazione per la prima volta dalla metà del 2015 e con la crescita più lenta dell’occupazione mai registrata a partire dallo stesso periodo, è probabile che i recenti miglioramenti visti sul mercato del lavoro possano presto svanire”, avverte l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico.
4. Google (NASDAQ:GOOGL) nel mirino dell’antitrust UE
I regolatori dell’Unione Europea (UE) stamane hanno accusato Google di pratiche anti-competitive con il sistema operativo Android.
“Basandoci sulle nostre indagini, riteniamo che il comportamento di Google privi i consumatori di una scelta più ampia di applicazioni e di servizi mobili ed ostacoli la strada dell’innovazione di altri concorrenti”, si legge in una dichiarazione di Margrethe Vestager, commissaria UE alla Concorrenza.
Il colosso di internet è crollato dell’1,45% ieri quando la notizia ancora non confermata ha iniziato a circolare, nei timori per gli effetti della multa sugli utili di 11 miliardi di dollari previsti dalle vendite di pubblicità per i dispositivi Android.
5. Draghi parlerà prima della decisione di politica monetaria della BCE
Questa settimana i riflettori sono puntati sulla decisione di politica monetaria che sarà annunciata dalla Banca Centrale Europea (BCE) domani.
Sebbene non sia prevista l’introduzione di nuove misure, gli investitori seguiranno con particolare attenzione i commenti del Presidente della BCE Draghi che saranno resi durante la conferenza stampa per valutare la posizione dell’autorità monetaria della zona euro.
Quest’oggi, Draghi farà il discorso introduttivo alla “ECB Generation €uro competition” a Francoforte, in Germania, anche se non sono previsti commenti sulla politica monetaria prima della dichiarazione di domani.