MILANO (Reuters) - Il merito di credito dell'Italia è per ora assolutamente stabile.
A dirlo è il responsabile rating sovrani di Dbrs Fergus McCormick.
Dbrs ha attualmente una valutazione A-low sull'Italia, con trend stabile, la più alta tra quelle delle quattro agenzie di rating seguite dalla Bce. Il prossimo pronunciamento di Dbrs sul paese è in calendario a breve, il 18 marzo.
Un abbassamento del rating da parte di Dbrs comporterebbe una valutazione più severa della Bce sui titoli di Stato italiani portati come collaterale.
"Almeno per ora non è il momento di un upgrade" sul rating dell'Italia, spiega a Reuters. "Ci sono forze opposte che si controbilanciano e rendono il rating molto stabile".
MIGLIORAMENTO "IMPRESSIONANTE"
Secondo McCormick rispetto agli anni passati in Italia "le cose sono migliorate in maniera impressionante", soprattutto sul fronte delle riforme.
"Non c'è solo la Spagna che fa riforme, lo sta facendo anche l'Italia, ed una cosa che il mercato sta ancora sottovalutando" spiega l'analista, aggiungendo che il paese può contare anche su una crescita che si è rimessa in moto, un avanzo primario, bassi tassi di interesse e un sistema politico più stabile.
Tuttavia, prosegue, c'è preoccupazione per una crescita che continua in assoluto a rimanere bassa, sotto la media europea, e per una serie di fattori esterni di rischio, quali il rallentamento cinese e forse americano, la crisi dei migranti, la Brexit, la divergenza delle politiche monetarie di Bce e Fed.
PRIORITÀ SU CRESCITA
McCormick definisce poi "assolutamente ragionevole" che la Commissione Ue accolga le richieste di flessibilità che il governo italiano sta avanzando.
L'analista osserva che "non ha senso" in questo momento focalizzarsi su numeri specifici, quello che conta è la traiettoria, e "l'Italia sta facendo un buon lavoro sulla politica fiscale". "La crescita è la priorità e l'austerity in un contesto di crescita bassa o nulle è un errore".
(Giulio Piovaccari)