ROMA (Reuters) - Il governo ridurrà il costo del lavoro sostenuto dalle imprese in modo selettivo nell'ambito della legge di Bilancio.
Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo nonché vicepremier, Luigi Di Maio, commentando su Rai3 il varo ieri del decreto Dignità, criticato dalle imprese perché cerca di ridurre il ricorso ai contratti a tempo determinato.
"Individueremo le coperture per abbassare il costo del lavoro in modo selettivo su professioni, tipi di impresa e investimento che hanno un margine di crescita", ha detto il capo politico del Movimento cinque stelle.
Il decreto lascia libere le imprese di stipulare un primo contratto a tempo determinato senza causali e di durata comunque non superiore a 12 mesi. L'eventuale rinnovo è possibile solo a fronte di esigenze temporanee e limitate. In presenza di una di queste condizioni, già a partire dal primo contratto sarà possibile apporre un termine comunque non superiore a 24 mesi.
Per incentivare il ricorso a contratti, il decreto aumenta dello 0,5% il contributo addizionale, attualmente pari all'1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, a carico del datore di lavoro.
Confindustria ha contestato sia l'aumento dei costi sia il ritorno alle causali.
Di Maio così risponde: "Chi non sta abusando di questi contratti e non sta sfruttando i lavoratori non ha nulla da temere".
Il vicepremier ribadisce che punta a inserire nella manovra del 2019 il reddito di cittadinanza. "Si deve fare subito", dice.
((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224393, Reuters Messaging: giuseppe.fonte.thomsonreuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”