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Idee di investimento – Obbligazioni – 23 aprile 2018

Pubblicato 23.04.2018, 11:26
Idee di investimento – Obbligazioni – 23 aprile 2018

Un approccio globale che prenda in considerazione le opportunità del debito emergente e dei bond asiatici può costituire una strategia efficace di contrasto al rialzo dei tassi.

Senza fare catastrofismi, c’è chi suggerisce di predisporre alcuni accorgimenti in portafoglio per attrezzarsi in vista del rialzo dei tassi, a prescindere da quale scenario possa effettivamente prendere corpo.“È necessario un approccio globale, anche perché ci sono opportunità al di fuori dell’Europa che possono essere sfruttate per ampliare le fonti di rendimento del portafoglio obbligazionario senza necessariamente stravolgere il profilo di rischio dell’investimento” fa sapere nell’articolo “Obbligazioni, tanti pericoli e alcuni rimedi pratici” Amanda Stitt, head of fixed income di Legg Mason. Una delle migliori opportunità è rappresentata dai mercati emergenti. “Mostrano fondamentali economici e finanziari ben consolidati e paragonabili a quelli europei, ma con tassi di interesse del debito molto superiori. Inoltre, le quotazioni attuali non sono influenzate da fattori tecnici distorsivi (come il QE in Europa)” spiega la manager che poi ricorda come i tassi reali (al netto dell’inflazione) del debito emergente si posizionino ad un livello interessante come quello di 10 anni fa.

UN BRUSCO RIALZO DELLE MATERIE PRIME

Tra i tanti pericoli che possono derivare dal rialzo dei tassi del mercato obbligazionario va inserito un brusco rialzo dei prezzi delle materie prime. David Donora, Head of Commodities, Columbia Threadneedle Investments. Il manager, osservando l’universo delle materie prime, è persuaso che l’aumento dei rendimenti obbligazionari renderà più oneroso l’indebitamento per i produttori. di conseguenza, è il ragionamento del manager, i nuovi progetti delle società del settore delle materie prime risulteranno meno appetibili e la risposta dell’offerta al rincaro delle materie prime in futuro potrebbe essere gravemente limitata. Uno scenario che, fa notare nell’articolo “Materie prime, rincari in vista con l’aumento dei rendimenti obbligazionari” David Donora potrebbe rivelarsi un’opportunità per gli investitori, per il semplice fatto che il rialzo dei rendimenti obbligazionari contribuirà a rafforzare le limitazioni dal lato dell’offerta delle materie prime, il che potrebbe determinare un rincaro delle commodity superiore alle attese. Questo perché, già nell’attuale situazione, dal lato dell’offerta di commodity non sembra esserci alcun eccesso e, anzi, si assiste ad un sostanziale equilibrio. “Le scorte nei mercati delle materie prime sono già diminuite notevolmente, in quanto i produttori evidenziano un’insolita disciplina in questa fase del ciclo” puntualizza infatti David Donora .

FONDI BILANCIATI, UNA SOLUZIONE EVERGREEN

Le materie prime sono tra le asset class che vengono spesso utilizzate anche nei portafogli bilanciati che, come spiegato nell’articolo “Fondi bilanciati, una soluzione evergreen che può essere ritagliata su misura” consentono di diversificare il portafoglio e di navigare in tutti i contesti di mercato. “Il 2017 è stato un anno positivo per il quale il fondo ha registrato una performance a due cifre grazie a tre mosse vincenti” puntualizza Umberto Borghesi, di Albemarle Asset Management, gestore del fondo (per il conto di SYZ Asset Management) OYSTER Dynamic Allocation che ha ottenuto il Premio Alto Rendimento de Il Sole 24 Ore quale miglior fondo bilanciato 2017. Per il manager sono state tre le principali mosse che hanno decretato l’ottimo risultato. In primis ha optato per una quota maggiore della componente azionaria con potenziale al rialzo rispetto agli investimenti a reddito fisso. In secondo luogo, l’esposizione azionaria ha tratto beneficio dal sovrappeso sulle azioni italiane, che in media si sono comportate meglio della maggior parte dei mercati europei. Per ultima, ma non per importanza, la selezione dei titoli si è rivelata particolarmente proficua.

LONTANI DALLE TENTAZIONI PORTOGHESI

Infine, se l’Italia si conferma dal punto di vista del mercato obbligazionario più attraente del Portogallo (come spiegato nell’articolo “Reddito fisso: tentazione portoghese, ma meglio l’Italia”), le obbligazioni asiatiche evidenziano quattro punti di forza: premio di rendimento, solidità delle aziende, progresso dei mercati di frontiera e vigore delle valute.

L’APPEAL DELLE OBBLIGAZIONI ASIATICHE

Le obbligazioni asiatiche rappresentano infatti una interessante eccezione nell’ambito del reddito fisso. In un contesto di rialzo dei tassi USA e di abbandono graduale delle politiche monetarie ultra accomodanti in Europa e (presto) pure in Giappone, i mercati obbligazionari asiatici registrano sacche di opportunità. Alla luce di queste occasioni gli investitori devono però adottare un approccio selettivo, cercando di individuare i paesi e i singoli emittenti in grado di prosperare nell’attuale scenario macroeconomico. “Riteniamo opportuno evitare alcuni settori, come quello delle telecomunicazioni indiano, dove la concorrenza spietata minaccia di spingere al ribasso i margini. Permangono inoltre pericoli sul fronte geopolitico, in particolare il rischio di un intervento armato nella penisola coreana e la minaccia di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina” specifica nell’articolo “Fattori di supporto per le obbligazioni asiatiche, il poker è servito” Clifford Lau, Head of Fixed Income, Asia-Pacifico di Columbia Threadneedle Investments



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