In un ospedale di Siviglia sono stati autorizzati gli innesti di pelle umana artificiale per la prima volta come terapia. Nei corridoi dell'unità grandi ustionati si lavora da anni con la pelle artificale e i medici conoscono bene i vantaggi di questi tessuti.
Fran è uno dei pazienti di questa chirurgia innovativa che può avere un impatto importante sulla cura delle ustioni. La sua vita è cambiata completamente un giorno d'estate di 7 anni fa ad Algeciras, nel sud della Spagna.
"Il 5 agosto 2017 nell'hotel in cui lavoravo è esploso un interruttore della luce mentre stavamo cenando e quindi mi sono ustionato il 75% del corpo. Soprattutto le braccia e le gambe, ma anche la testa, l'orecchio, la schiena e i glutei", racconta Fran. Dopo l'arrivo in ospedale non gli furono date più di 48 ore di vita, ma oggi è guarito grazie a più di una dozzina di operazioni e diversi innesti di pelle propria e artificiale.
"Entrambe le mani e il braccio destro li ho presi direttamente dal mio corpo. Era pelle sana che avevo e poteva essere rimossa da una parte del corpo per metterla su un'altra. La pelle vera è più elastica, invece quella artifiiale è più dura, più rigida", spiega Fran.
18 persone sono già state sottoposte al trattamento
David Rodríguez è uno dei chirurghi del reparto ustionati dell'ospedale universitario Virgen del Rocío di Siviglia, dove svolge questo tipo di operazioni. "La coltura dei cheratinociti si fa da trent'anni, la novità è che abbiamo l'autorizzazione dell'Agenzia spagnola per i Medicinali per usarla come terapia".Finora sono stati prodotti 12 metri quadrati di pelle artificiale e tutti sono stati applicati ai pazienti, in totale 18, dell'ospedale Virgen del Rocío.
Il trattamento post-operatorio è particolarmente delicato, per la fragilità dei paziente dopo l'intervento. "La cosa principale e ciò che dobbiamo sempre tenere in considerazione nell'assistenza infermieristica è il rischio di infezione che abbiamo perché questi sono pazienti che, perdendo quasi tutta l'integrità della pelle, sono molto suscettibili di contrarre qualsiasi infezione", spiega Carmen Fernández, infermiera del reparto ustioni.