Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 17 maggio:
1. Al centro dell’attenzione la preoccupazione per Trump
Sotto i riflettori questo mercoledì la notizia che il Presidente USA Donald Trump avrebbe chiesto all’allora direttore dell’FBI James Comey a febbraio di chiudere le indagini sui legami tra l’ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn e la Russia.
La notizia fa temere che Trump possa aver interferito con il processo giudiziario e possa quindi essere accusato di impedimento alla giustizia.
Dopo il recente trambusto alla Casa Bianca scatenato dal licenziamento di Comey da parte di Trump e dalle voci secondo cui il Presidente avrebbe svelato informazioni altamente confidenziali al ministro degli esteri russo circa un’operazione dello Stato Islamico, informazioni ottenute da un alleato degli Stati Uniti, gli investitori iniziano a dubitare che il governo riuscirà a convincere un Congresso diviso a portare avanti il programma di stimolo economico.
2. Le probabilità di un aumento dei tassi della Fed continuano a diminuire
Con i trader pronti alla possibilità di ulteriori ritardi per l’implementazione delle politiche di stimolo economico di Trump, le probabilità di un prossimo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) continuano a scendere.
Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, la possibilità di un primo aumento dei tassi a giugno è pari a circa il 64%, mentre la scorsa settimana superava l’80%.
I mercati sono sempre meno convinti che la Fed riuscirà ad effettuare i due aumenti previsti per quest’anno. La scorsa settimana, le probabilità oscillavano vicino al 50% mentre ora si attestano a solo il 31%.
3. Il dollaro continua a scendere, l’oro si rafforza nei timori per un rinvio dello stimolo
Il dollaro continua a scendere questo mercoledì, toccando un nuovo minimo di sei mesi contro i principali rivali, con il trambusto politico negli Stati Uniti che ha fatto rinviare le aspettative sull’inasprimento della politica monetaria pesando sul biglietto verde.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,19% a 97,91 alle 5:57 ET (9:57 GMT) dopo aver segnato il minimo di 97,76 nella notte, il minimo dal 9 novembre.
Intanto, il dollaro debole e la domanda di investimenti rifugio in un clima di incertezza politica hanno spinto l’oro al massimo di due settimane.
Sul Comex i future dell’oro sono scambiati vicino al massimo dal 3 maggio, su di 9,17 dollari, o dello 0,7%, a 1.245,57 dollari l’oncia troy alle 5:58 ET (9:58 GMT).
4. Bassa propensione al rischio sui mercati globali nei timori per Trump
Sui mercati globali regna una bassa propensione al rischio questo mercoledì, le preoccupazioni per gli eventi politici USA continuano a pesare sul sentimento dei mercati.
I future USA puntano ad un’apertura al ribasso in una seduta in cui non sono previsti report economici di rilievo. Alle 5:59 ET (9:59 GMT), i future Dow blue-chip scendono dello 0,49%, i future S&P 500 vanno giù dello 0,53% ed i future Nasdaq 100 sono in calo dello 0,40%.
Intanto, anche le borse europee sono al ribasso, sulla scia della bassa propensione al rischio, con il’indice di riferimento Euro Stoxx 50 giù dello 0,41% alle 6:00 ET (10:00 GMT) ed il tedesco DAX in calo dello 0,41%.
I mercati asiatici hanno chiuso in calo, con l’indice Shanghai Composite giù dello 0,26% ed il nipponico Nikkei che scende dello 0,60%.
5. Il prezzo del greggio scende per l’aumento delle scorte
Il prezzo del greggio scende questo mercoledì, staccandosi dal massimo di oltre tre settimane dopo i dati nella notte che hanno rivelato un inatteso aumento delle scorte di greggio USA.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 882.000 barili nella settimana terminata il 12 maggio.
La La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT) e gli analisti prevedono un calo di {ecl-75||2,3 milioni di barili}}.
All’inizio della settimana, il prezzo è schizzato al massimo dal 28 aprile di 49,66 dollari sulla scia della notizia che Arabia Saudita e Russia sono d’accordo a prolungare i tagli alla produzione per altri nove mesi fino al marzo del 2018.
I future del greggio USA scendono dello 0,21% a 48,56 dollari alle 6:02 ET (10:02 GMT), mentre il greggio Brent è stabile a 51,65 dollari.