Macquarie ha riconfermato la sua aspettativa che il Federal Open Market Committee (FOMC) implementerà un singolo taglio dei tassi di 25 punti base in seguito agli ultimi dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti.
Il CPI headline di dicembre è rimasto robusto, aumentando dello 0,4% su base mensile, influenzato dai forti prezzi di cibo ed energia, continuando una tendenza di accelerazione osservata dalla metà del 2024.
Al contrario, il CPI core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, ha mostrato un aumento più moderato dello 0,23% su base mensile, segnando il dato più basso da luglio.
Questo è stato considerato uno sviluppo positivo da Macquarie, soprattutto perché le sottocomponenti del PPI core pubblicate all'inizio della settimana avevano indicato un potenziale per una lettura dell'inflazione più alta. Il tasso di inflazione core CPI su base annua è rimasto stabile al 2,9%.
Gli analisti di Macquarie prevedono che l'indice dei prezzi Personal Consumption Expenditures (PCE) core, una misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve, probabilmente rifletterà la recente performance del CPI core.
Si aspettano inoltre che l'inflazione core CPI si moderi nel primo trimestre dell'anno, aiutata da effetti base favorevoli e letture mensili core simili a quelle di dicembre. Tuttavia, avvertono che le minacce di tariffe potrebbero rappresentare un rischio al rialzo per l'inflazione oltre l'attuale orizzonte di previsione.
La banca d'investimento sostiene che il FOMC probabilmente ridurrà i tassi di interesse di 25 punti base solo un'altra volta, prevedendo che il momento più probabile per questa azione sarebbe marzo o maggio.
Macquarie nota anche che i rischi sono orientati verso una data successiva per il taglio dei tassi.
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