A marzo l’industria italiana del risparmio gestito è tornata in attivo con una raccolta mensile di 3,4 miliardi, praticamente tutta frutto dei fondi comuni.
L’industria italiana del risparmio gestito ha registrato, come emerge dai dati Assogestioni appena diramati, un saldo positivo di raccolta netta mensile a marzo di 3,4 miliardi di euro, portando il totale del primo trimestre a 12,4 miliardi. Archiviato al volo, quindi, il passo falso di febbraio che aveva visto scivolare in rosso la raccolta netta per 883 milioni, per effetto dei deflussi dai fondi comuni per 1,58 miliardi.
FONDI COMUNI, A MARZO 3,26 MILIARDI
Proprio i fondi comuni a marzo sono tornati a trainare il mercato con 3,26 miliardi di apporto netto: le gestioni di portafoglio si sono fermate infatti a +165 milioni. È la conferma che l’industria italiana del risparmio gestito è sempre più caratterizzata dall’andamento dei fondi comuni e sempre meno da quello delle gestioni di portafoglio. L’anno scorso, a fronte di una raccolta netta annua complessiva di 97,4 miliardi, i fondi comuni contribuirono per 78,7 miliardi (cioè per circa l’81%): nel quarto trimestre, inoltre, mentre i fondi comuni registrarono un avanzo per 19,9 miliardi, le gestioni di portafoglio finirono in rosso per -2,6 miliardi.
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PRIMO TRIMESTRE, COMANDANO I FONDI
Nel primo trimestre di quest’anno, invece, a fronte di una raccolta netta totale per 12,4 miliardi, i fondi comuni vantano un saldo positivo per 9,36 miliardi e le gestioni di portafoglio un attivo per 3,1 miliardi (di cui 2,9 miliardi relativi alle gestioni patrimoniali per istituzionali e 198 milioni relativi alle gestioni retail). Non solo.
GESTIONI PATRIMONIALI, FLUSSI INTERMITTENTI
Negli ultimi due mesi, i flussi verso le gestioni patrimoniali sono stati intermittenti. A febbraio il saldo mensile delle gestioni istituzionali è risultato in attivo per 842 milioni mentre quello delle gestioni retail è stato negativo per 157 milioni. A marzo invece le gestioni retail hanno fatto segnare un +277 milioni e quelle istituzionali un -112 milioni. Insomma, non solo i fondi comuni trainano da 15 mesi l’industria del risparmio gestito ma, di fatto, dal loro andamento dipende il futuro di tutto il settore in Italia. Lunga vita ai fondi comuni.