Investing.com - L’euro riduce i guadagni giornalieri contro il dollaro questo giovedì, dopo le parole dei funzionari della Banca Centrale Europea che hanno ribadito la possibilità di nuovi stimoli se necessario.
La coppia EUR/USD scende dello 0,18% a 1,1381, staccandosi dal massimo di cinque mesi e mezzo di 1,1454 segnato nella notte.
L’euro si attesta al minimo di un mese contro uno yen più forte, con la coppia EUR/JPY che crolla dell’1,46% 123,28.
Peter Praet, capo economista della BCE, ha dichiarato che la banca è preparata a fare di più se l’economia della zona euro dovesse essere colpita da nuovi shock.
“Qualora dovessero materializzarsi ulteriori shock avversi potremmo ricalibrare le nostre misure in modo da commensurarle alla forza dei venti contrari”, ha affermato.
I commenti sono stati ripresi dal vice presidente della BCE, che durante un intervento davanti al Parlamento Europeo ha dichiarato che la banca continuerà a fare il possibile per raggiungere l’obiettivo della stabilità dei prezzi.
Intanto, il Presidente della BCE Mario Draghi nel report annuale della banca pubblicato questa mattina ha avvisato che il 2016 sarà un altro anno difficile.
“Ci troviamo davanti all’incertezza per le prospettive economiche globali. Ci troviamo davanti a forze deflazionarie. E ci troviamo ad affrontare i dubbi sulla direzione dell’Europa e la sua resilienza a nuovi shock”, si legge nel report.
L’euro resta supportato contro un dollaro più debole dopo i verbali di ieri del vertice di marzo della Federal Reserve da cui è emerso che è improbabile un aumento dei tassi di interesse in occasione del vertice di questo mese.
Il tono cauto dei verbali mette richiama le parole della scorsa settimana della Presidente della Fed Janet Yellen secondo cui i rischi globali per l’economia statunitense giustificano l’approccio cauto per l’inasprimento della politica monetaria.
Il dollaro oscilla vicino al minimo di cinque mesi e mezzo contro le altre principali valute.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si è attestato a 94,45, non lontano dal minimo di 94,24 segnato durante la notte.
I tassi di interesse bassi fanno diminuire l’appeal del dollaro per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
Il dollaro scende ad un nuovo minimo di 17 mesi contro lo yen, con la coppia USD/JPY che crolla dell’1,29% a 108,34.
Il cambio sta per segnare il quarto calo settimanale consecutivo ed è crollato di quasi il 10% finora quest’anno.
Lo yen continua a salire dopo i commenti del primo ministro nipponico da cui è emerso che le autorità non hanno fretta di fermare l’apprezzamento della valuta.
Martedì infatti il Primo Ministro nipponico Shinzo Abe ha affermato che le nazioni dovrebbero evitare di indebolire le proprie valute con “interventi arbitrari”.
Visto il rialzo dello yen, i traders si chiedono quanto ancora potrà rafforzarsi la valuta prima che i funzionari nipponici intervengano per indebolirla.
All’inizio dell’anno, la Banca del Giappone ha sconvolto i mercati con la decisione di adottare tassi di interesse negativi ma lo yen ha continuato a rafforzarsi, costituendo un ostacolo per la banca centrale che sta cercando di sostenere l’aumento dei prezzi.