Gli investitori stanno ripensando le proprie strategie. In 3 mosse ci si mette a sicuro: non essere avidi, diversificare, progettare una exit strategy.
Il cambio di regime da uno scenario tranquillo e redditizio come quello del 2017 (fino a gennaio 2018) ad un altro (turbolento e pieno di insidie), come quello delineatosi da febbraio in poi, è stato piuttosto brusco ed ha costretto gli investitori a ripensare alle strategie per i propri investimenti. Tuttavia, secondo Johanna Kyrklund, Global Head of Multi-Asset Investments di Schroders (LON:SDR), è possibile affrontare un mercato rialzista ormai maturo con tre semplici mosse che possono essere sintetizzate così: non essere avidi, diversificare, avere una exit strategy.
VALUTAZIONI DI MERCATO MOLTO TIRATE
Il manager ammette che la correzione del mercato schiude opportunità di acquisto che tendono tuttavia a svanire a mano a mano che il mercato torna su livelli neutrali. Ma è altrettanto vero che le attuali valutazioni sono molto tirate. “Meglio essere pronti a lasciare un po’ di ritorni sul terreno ed evitare i titoli growth” spiega Johanna Kyrklund che poi passa alla seconda mossa, quella relativa alla diversificazione.
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L’AZIONE DELLE BANCHE CENTRALI
Il primo punto, secondo la manager è comprendere che con i tassi monetari tanto bassi (e, addirittura, ancora in territorio negativo nella zona euro) è quasi obbligatorio mantenere un’esposizione prudente in portafoglio. Anche perché, se è vero che la Federal Reserve sta proseguendo nel suo cammino di normalizzazione (graduale) dei tassi, la liquidità offerta dalle Banche centrali in Europa e in Giappone resta sostenuta e con essa anche l’intonazione positiva dei mercati finanziari.
DIVERSIFICARE LE FONTI DI REDDITO
“Per mantenere un’esposizione finanziaria prudente in portafoglio, potrebbe essere opportuno distribuire il rischio tra diverse fonti di rendimento. In concreto, abbiamo diversificato i nostri portafogli con esposizioni alternative, come per esempio approcci relative value (cioè strategie che puntano sui potenziali di apprezzamento relativo tra un investimento ed un altro) e strategie valutarie” fa sapere Johanna Kyrklund che, in ambito azionario, invece, preferisce i titoli value, che “sono rimasti indietro rispetto al mercato e mostrano una minor sensibilità verso i tassi di interesse”.
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UNA EXIT STRATEGY
Infine ma non certo per importanza, per Johanna Kyrklund è indispensabile disporre di una exit strategy nel caso in cui il tempo (sui mercati finanziari) cambi bruscamente. “È cruciale identificare gli indicatori da tenere sotto stretta osservazione per capire quando cambiare direzione. Nel nostro caso, siamo focalizzati sugli indicatori ciclici, che segnalano ancora un quadro benevolo” sottolinea Johanna Kyrklund pronta però a implementare una strategia difensiva nel caso in cui si materializzasse un passaggio a quella che lei definisce ‘una fase di rallentamento del ciclo’.
SFRUTTARE LE GIORNATE DI BASSA VOLATILITA’
Inoltre, la manager suggerisce di sfruttare le giornate di bassa volatilità per pianificare la propria strategia difensiva.
“Continuiamo a effettuare test sui nostri portafogli in vari scenari simulati, per capire quali mosse sarebbero necessarie nelle diverse eventualità. Vogliamo evitare di essere costretti a modificare la strategia nel bel mezzo di una fase di volatilità di mercato” conclude Johanna Kyrklund.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Schroders