AMSTERDAM (Reuters) - Quotazioni in rialzo stamani per i derivati sul greggio, che si portano in prossimità dei massimi di oltre due anni: i compratori sono attirati dalle attese di un'estensione del patto per tagliare la produzione che ha già ridotto l'eccesso di offerta.
** Il futures sul benchmark Brent tratta in rialzo di 19 cent a 60,81 dollari il barile intorno alle 12,45, avvicinandosi ai livelli di 61,70 dollari visti nel luglio 2015. Il Brent è salito di circa il 38% dai minimi del 2017 toccati a giugno. Il derivato West Texas Intermediate (WTI) Usa tratta a 54,72 dollari il barile, in rialzo di 18 cent. Il WTI è circa il 31% sopra i minimi del 2017 di giugno.
** L'aggiornamento dell'Energy Information Agency (EIA) statunitense di questa settimana sull'andamento delle scorte e delle esportazioni ha evidenziato un deciso ridimensionamento delle scorte, segnale che il mercato si sta riequilibrando.
** "Il rapporto Eia di mercoledì è stato incoraggiante quindi chi era lungo ha realizzato ma adesso si sta rimaterializzando il trend al rialzo. L'estensione dell'accordo Opec/non Opec sembra certa e offre ulteriore supporto", ha detto Tamas Varga, senior analyst del broker londinese PVM Oil Associates.
** L'Opec (Organization of the Petroleum Exporting Countries) si riunisce alla fine di novembre per discutere di nuove iniziative dopo aver concordato quasi un anno fa con la Russia e altri produttori di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili giornalieri.
** Mosca ha detto ieri che l'accordo, che dovrebbe scadere a marzo, potrebbe essere prolungato ma che una decisione non è imminente.
** A fronte di un ridimensionamento dell'offerta, la domanda sta crescendo, in particolare in Cina le cui importazioni hanno superato quelle Usa.
"La domanda di greggio dalla Cina sembra stia accelerando", sottolinea Jefferies.