Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute questo lunedì, ma le perdite resteranno limitate dal momento che la domanda del biglietto verde è ancora supportata in vista del vertice di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questa settimana.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,25% a 1,0823.
L’euro resta sotto pressione da quando giovedì scorso il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che la banca potrebbe introdurre nuove misure di stimolo in occasione del vertice di marzo.
Questa mattina dai dati è emerso che la fiducia delle imprese tedesche è peggiorata questo mese.
L’indice Ifo sulla fiducia delle imprese è sceso a 107,3 da 108,6 di dicembre, contro le aspettative di una lettura di 108,4.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,31% a 118,44, staccandosi dal massimo di due settimane di 118,87 registrato venerdì, ma restando al di sopra del minimo di un anno segnato mercoledì scorso.
La Fed dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse a conclusione del vertice di politica monetaria mercoledì, dopo il primo aumento in quasi un decennio effettuato a dicembre.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione la dichiarazione di politica monetaria della Fed per capire se la banca sia intenzionata a rallentare l’aumento dei tassi di interesse quest’anno, dopo il recente caos sui mercati finanziari globali.
Intento, i guadagni dello yen restano limitati dopo che il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda venerdì ha dichiarato che la banca potrebbe introdurre nuovi stimoli se necessario.
La conclusione dei due giorni di vertice della BoJ è prevista per venerdì e molti analisti ritengono che non verranno apportate modifiche alla politica monetaria, ma i recenti report economici deludenti hanno alimentato le aspettative di ulteriori allentamenti nel corso di quest’anno.
Dai dati di questa mattina è emerso che le esportazioni nipponiche sono scese dell’8% a dicembre rispetto all’anno precedente. Si tratta del terzo mese consecutivo in cui si registra un calo delle esportazioni, per via dell’indebolimento economico in Cina.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,13% a 1,4246, ed in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,21% a 1,0140.
Intanto, il dollaro canadese resta sotto pressione dal momento che il prezzo del greggio ha ripreso a scendere questo lunedì, nei timori per un eccesso delle scorte globali e per un calo della domanda in tutto il mondo. Il cambio USD/CAD sale dello 0,51% a 1,4190.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,29% a 0,6982, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,45% a 0,6465.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 99,42, vicino al massimo di oltre un mese di 99,79 segnato giovedì.