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Ursula Von Der Layen promette un commissario Ue per affrontare la crisi degli alloggi

Pubblicato 13.08.2024, 11:19
© Reuters.  Ursula Von Der Layen promette un commissario Ue per affrontare la crisi degli alloggi
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Tra il 2010 e il 2023, gli affitti medi nell'Ue sono aumentati di quasi il 23 per cento e i prezzi delle case di quasi il 48 per cento, provocando proteste in città come Dublino, Amsterdam o Lisbona per la perdita del potere d'acquisto.

La mancanza di alloggi a prezzi accessibili e l'aumento del costo della vita sono stati centrali nelle campagne elettorali nazionali ed europee. Sul tema è intervenuta la Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen in un discorso al Parlamento europeo a metà luglio: "La gente fatica a trovare case a prezzi accessibili. Voglio che questa Commissione sostenga le persone dove è più importante e se è importante per gli europei, è importante per l'Europa".

Nelle linee guida per il secondo mandato, Von Der Leyen ha messo al centro la necessità urgente di affrontare la crisi degli alloggi, proponendo il primo piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili e un commissario responsabile, che i socialisti avevano chiesto come condizione per sostenere la sua rielezione.

Il divario negli investimenti dell'edilizia sociale

"L'Unione dovrebbe fornire un piano di edilizia abitativa che non si rivolga solo ai veri bisognosi, ma che risponda alla crisi che colpisce tutti, come gli studenti, le famiglie monoparentali, i genitori single, i giovani lavoratori", ha dichiarato a Euronews David Rinaldi, direttore politico della Fondazione per gli Studi Progressisti Europei (Feps).

Ma finora c'è un notevole divario di investimenti nell'edilizia sociale e gli Stati possono utilizzare i fondi pubblici solo per aiutare i più bisognosi. "In termini di aiuti di Stato, vorremmo che l'edilizia sociale e a prezzi accessibili per tutti, al di là dei gruppi svantaggiati o con minori opportunità, osse riconosciuta come un servizio di interesse economico generale", ha dichiarato Christophe Rouillon, presidente del gruppo Pes del Comitato europeo delle regioni (Cdr).

Le discussioni sulle sfide europee dell'ediliazia abitativa sono riprese solo nel 2022, dopo un decennio di stallo. I socialisti, la sinistra e le organizzazioni della società civile insistono sul fatto che si può fare molto di più a livello europeo per affrontare questa crisi. "L'Ue può influenzare l'edilizia abitativa attraverso la regolamentazione finanziaria, il diritto della concorrenza, l'efficienza energetica, gli standard normativi e di pianificazione, la politica di coesione, l'azione per il clima, le politiche urbane-rurali e sociali", ha aggiunto Rouillon.

Revisione delle norme sugli aiuti di Stato e Fondo sociale per il clima

Ii piani politici di Von Der Leyen comprenderanno anche una revisione delle norme sugli aiuti di Stato per dare maggiore flessibilità nel sostenere l'edilizia abitativa, nonché una proposta per consentire agli Stati membri di raddoppiare gli investimenti in alloggi a prezzi accessibili previsti dalla politica di coesione.

"Lavoreremo con la Banca europea per gli investimenti su una piattaforma di investimento paneuropea per l'edilizia abitativa sostenibile e a prezzi accessibili, per attrarre maggiori investimenti pubblici e privati", si legge nel programma politico.

Maggiori risorse arriveranno anche dal Fondo sociale per il clima, con più di 86 miliardi di euro tra il 2026 e il 2032 per azioni e investimenti a sostegno dei gruppi più vulnerabili, ha dichiarato Von Der Leyen.

Regolamentare gli affitti a breve termine come Airbnb

Escluse invece alcune delle proposte chiave dei socialdemocratici in materia di alloggi, tra cui obiettivi vincolanti per eliminare progressivamente il fenomeno dei senzatetto entro il 2029 e un'iniziativa legislativa per regolamentare gli affitti a breve termine.

"Per alcuni (Airbnb e altre piattaforme) l'affitto è una fonte di reddito, ma non dovrebbe in qualche modo minacciare la qualità della vita in una città", ha detto Rinaldi..

In media nell'Ue nel 2022, il 19,6 per cento del reddito disponibile delle persone è stato speso per l'alloggio. Per coloro che sono considerati a rischio di povertà (con un reddito disponibile inferiore al 60 per cento del reddito mediano nazionale), invece, i costi dell'alloggio hanno rappresentato quasi il 38 per cento del loro reddito disponibile.

Rinaldi ha sottolineato che Bruxelles potrebbe fornire linee guida e un quadro di riferimento per i centri urbani per premiare alcune iniziative locali, come le misure restrittive introdotte a Barcellona per affrontare la crisi abitativa.

Il problema dei senzatetto

Secondo un rapporto pubblicato da Feantsa nel 2023, il problema dei senzatetto colpisce quasi 900 mila persone in tutta l'Ue e non esiste ancora una proposta concreta nel programma politico.

"L'alloggio è anche un tema in cui è importante condividere le buone pratiche", ha sostenuto l'eurodeputata finlandese di sinistra Li Andersson, presidente della commissione per l'Occupazione e gli affari sociali, in un'intervista a Euronews.

"Ci sono Paesi, ad esempio la Finlandia, che hanno lavorato molto sul problema dei senzatetto e hanno ottenuto risultati piuttosto buoni per molto tempo, il che dimostra che questo tipo di problemi sociali possono essere risolti", ha dichiarato.

"Il problema dei senzatetto è un problema abitativo, il più urgente", ha scritto il direttore di Feantsa Freek Spinnewijn su X dopo l'annuncio della von der Leyen di un commissario per l'edilizia abitativa, aggiungendo: "Assicuratevi che la lotta contro i senzatetto faccia parte delle sue responsabilità".

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