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Valencia, giro di vite sugli affitti a breve termine: multe salate ai locatori senza licenza

Pubblicato 02.08.2024, 08:52
Aggiornato 02.08.2024, 09:05
© Reuters.  Valencia, giro di vite sugli affitti a breve termine: multe salate ai locatori senza licenza
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La regione di Valencia, in Spagna, imporrà multe fino a 600.000 euro a chi affitta case e appartamenti a breve termine in stile Airbnb senza licenza e in nero. L'obiettivo è quello di fermare il sovraffollamento turistico nella zona, che sta mettendo sotto pressione le strutture pubbliche locali e facendo aumentare i prezzi degli affitti nelle principali destinazioni turistiche europee.

Secondo Airbtics, una società di analisi di Airbnb, l'alloggio medio Airbnb o in affitto a breve termine a Valencia ha un tasso di occupazione mediano del 79% e viene prenotato per 288 notti all'anno. Con una tariffa giornaliera media di 93 euro, nel 2023 gli host hanno registrato un ricavo di circa 27.000 euro per l'intero anno.

Al 15 aprile di quest'anno, secondo Airbtics, c'erano 9.128 annunci Airbnb attivi. Alcuni dei quartieri di Valencia che registrano la maggiore richiesta di affitti a breve termine sono Ciudad de las Artes y las Ciencias, La Lonja de la Seda e la Cattedrale di Valencia.

Il mercato degli affitti a breve termine in Spagna comprende però molti altri appartamenti, oltre a quelli di Airbnb. Si tratta quindi di un mercato già molto consolidato che svolge un ruolo fondamentale nel sostenere l'economia locale.

L'economia sommersa causa problemi di sicurezza

Negli ultimi mesi si è assistito a un'impennata degli affitti sul mercato nero, guidata sia da proprietari locali che da stranieri espatriati che vogliono entrare nel lucroso mercato spagnolo degli affitti a breve termine. "Non possiamo permettere alcun tipo di economia sommersa negli alloggi - ha detto al Financial Times Nuria Montes, funzionario del turismo di Valencia -. Sfuggono a qualsiasi tipo di controllo. Ovviamente non pagano le tasse. Non sappiamo se i proprietari rispettino i loro obblighi nei confronti dei lavoratori.

La questione principale, secondo Montes, è la sicurezza: "Non rispettano l'obbligo di comunicare l'identità dei clienti alle autorità. Non sappiamo se seguono le regole per gli incendi, le emergenze, i piani di evacuazione". Per Montes potrebbero esserci 50.000 o più appartamenti in affitto a breve termine non regolamentati in tutta la regione di Valencia.

Attualmente Valencia richiede ai proprietari di appartamenti in affitto per brevi periodi di avere una licenza turistica del Registro del Turismo di Valencia. Per ottenere questa licenza i proprietari devono presentare informazioni chiave come i dettagli dell'immobile, l'uso previsto dell'immobile, la conformità agli standard di qualità e sicurezza e i dati del proprietario.

Altri documenti necessari sono la prova della proprietà, le planimetrie dell'immobile, i certificati di efficienza energetica, una prova del contratto di assicurazione e altro ancora. Valencia è l'ultima di una lista di località turistiche europee come Lisbona, Barcellona, Venezia e Spalato ad aver annunciato misure per controllare il turismo in eccesso.

Barcellona ha già rivelato che sta lavorando per eliminare gradualmente tutti gli appartamenti in stile Airbnb, arrivando a un numero di circa 10.000 entro la fine del 2028. Questo includerà anche i locatori che operano con una licenza valida. Venezia ha annunciato che limiterà le dimensioni dei gruppi turistici a 25 persone per gruppo, oltre a imporre un giro di vite alle navi da crociera.

Perché il mercato degli affitti a breve termine ha avuto un boom in Spagna

La Spagna è da tempo un punto di riferimento turistico in Europa, grazie al suo clima, alle sue città vivaci, alla sua cultura e alle sue solide infrastrutture. Negli ultimi anni questo ha portato a un boom degli affitti di ville, cottage e appartamenti, al posto dei più tradizionali hotel. Le vacanze e gli affitti a breve termine rappresentano spesso un'alternativa più economica per i turisti. In molti casi, inoltre, offrono un'esperienza di vacanza più autentica, con maggiore flessibilità, servizi e privacy.

L'aumento dei servizi di prenotazione digitale e delle piattaforme online ha contribuito alla crescita degli affitti a breve termine. In molti casi siti di prenotazione online poco affidabili hanno anche permesso ai proprietari senza licenza di inserire le loro proprietà, spesso a prezzi più bassi, attirando così un maggior numero di visitatori.

Allo stesso tempo le società immobiliari spagnole hanno investito molto nel marketing per attirare un maggior numero di proprietari e investitori stranieri nel mercato spagnolo degli affitti a breve termine, spesso promettendo rendimenti elevati.

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