Investing.com - Il prezzo dell’oro scende questo giovedì, dopo i dati che hanno mostrato un aumento del numero della richieste di sussidio di disoccupazione negli USA è salito la scorsa settimane; tuttavia il mercato del lavoro lancia segnali di miglioramento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.235,20 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata statunitense, in calo di 10,30 dollari, o dello 0,83%.
Supporto a 1.222,00 dollari, il minimo dal 15 ottobre e resistenza a 1.255,60 dollari, il massimo dal 21 ottobre.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre scendono di 4,9 centesimi, o dello 0,28%, a 17,18 dollari l’oncia troy.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 18 ottobre è aumentato di 17.000 unità a 283.000. Gli analisti avevano previsto un aumento di 16.000 unità a 282.000.
Le richieste sono rimaste sotto il livello dei 300.000 per sei settimane consecutive, indicando che la ripresa del mercato del lavoro mantiene il suo slancio.
La media su quattro settimane è scesa di 3.000 a 281.000 la scorsa settimana, il minimo dal maggio 2000. La media mensile è vista come l’indicatore più preciso dell’andamento del mercato del lavoro, poiché la volatilità è minore rispetto ai dati su base settimanale.
Il rame con consegna a dicembre è in salita di 1,8 centesimi, o dello 0,61%, a 3,036 dollari la libbra.
Il prezzo del rame è rimasto supportato dopo i dati che hanno mostrato che la produzione manifatturiera nella zona euro è cresciuta al tasso più veloce degli ultimi tre mesi ad ottobre.
La regione europea è terza nella domanda globale del metallo industriale.
I dati pubblicati nella mattinata europea hanno mostrato che l’indice PMI HSBC per il settore manifatturiero cinese è salito a 50,4 questo mese da 50,2 del mese scorso, poco al di sopra del previsto aumento di 50,3.
Nonostante la lettura positiva, il livello della produzione industriale è sceso al minimo degli ultimi cinque mesi di 50,7 questo mese, alimentando i timori per l’economia.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame e rappresenta il 40% della richiesta globale.