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Zona euro, de Guindos: dodici banche devono raccogliere capitale aggiuntivo

Pubblicato 05.11.2018, 15:18
Aggiornato 05.11.2018, 15:20
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BRUXELLES (Reuters) - Una dozzina di banche della zona euro, che hanno in portafoglio circa il 40% degli asset complessivi del settore, devono rafforzare la propria posizione patrimoniale.

Lo dice il vicepresidente Bce Luis de Guindos, commentando il risultato degli stress test Eba diffusi venerdì sera.

La lista dei nove istituti di credito peggio posizionati in termine di capitalizzazione comprende le italiane Banco Bpm (MI:PMII) e Ubi (MI:UBI).

Francoforte ha detto che avrebbe considerato il livello di 5,5% come soglia minima per il coefficiente Cet1 in caso di scenario avverso, dai commenti di de Guindos appare però evidente che la Bce guardi a un livello ben più elevato.

"La banche che hanno un coefficiente Cet1 core [vale a dire fully loaded] inferiore a 9% in caso di scenario avverso mostrano una posizione patrimoniale più debole, seppure ancora soddisfacente" dice il numero due Bce nel corso di un interveno a Bruxelles.

"Queste dodici entità, equivalenti a circa 40% del totale degli asset del settore, dovrebbero rafforzare e consolidare la propria posizione patrimoniale in modo da fare fronte alle prossime sfide e verranno quindi monitorate con attenzione" aggiunge.

L'esercizio degli stress test Eba ha messo in evidenza che in condizioni di scenario avverso il coetticiente Cet1 fully-loaded di Banco Bpm calerabbe a 6,67%, quello di Ubi a 7,46%.

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