Investing.com – I futures del petrolio greggio sono rimasti stabili nella giornata odierna, vicino al livello psicologicamente importante di 100 dollari al barile, mentre i mercati attendono l’esito di un’attesissima asta di titoli italiani nel corso della giornata.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 99,05 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, in salita dello 0,12%.
Precedentemente era salito dello 0,45% a 99,56 dollari al barile, il massimo dal 26 luglio quando il prezzo è salito a 100,60 dollari al barile.
L’Italia ha nominato ieri l'ex commissario europeo Mario Monti a capo di un nuovo governo, dopo le dimissioni di sabato di Silvio Berlusconi.
Monti avrà il compito di attuare le riforme urgenti per porre fine una crisi che ha messo in pericolo tutta la zona euro.
I traders sono sono rimasti cauti in attesa dell’asta di 3 miliardi di euro si titoli di stato italiani a 5 anni, un importante banco di prova per la fiducia degli investitori nel debito italiano.
I mercati si sono concentrati sulle ultime sessioni italiane, dopo che gli interessi del paese sono saliti sopra il livello del 7%, livello che ha spinto altre nazioni periferiche della zona euro - Grecia, Portogallo e Irlanda - a chiedere i salvataggi.
Il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos ha dichiarato che la sua priorità sarà quella di garantire che il paese riceverà la sua sesta tranche di fondi di salvataggio dopo che il primo ministro Lucas Papademos avrà prestato giuramento.
I prezzi del greggio hanno trovato un ulteriore supporto dopo che i dati preliminari rilasciati in precedenza hanno dimostrato che l’economia giapponese è cresciuta del 1,5% nel terzo trimestre, sostanzialmente in linea con le aspettative.
L’aumento fa seguito atre trimestri di contrazione, e indica un tasso annualizzato di crescita del 6,0%.
Il Giappone è il terzo consumatore mondiale di petrolio greggio, dopo Stati Uniti e Cina.
Sull’ ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre è salito dello 0,25% a 113,20 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e greggio a 14,19 dollari al barile.
In Libia, Nuri Berruien, presidente della National Oil Corporation, ha dichiarato domenica che il paese produrrà 800.000 barili di petrolio al giorno entro la fine del 2011.
La Libia, titolare della maggioranza di riserve di petrolio greggio dell’Africa, ha la capacità di produrre circa 1,6 milioni di barili di greggio al giorno.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 99,05 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, in salita dello 0,12%.
Precedentemente era salito dello 0,45% a 99,56 dollari al barile, il massimo dal 26 luglio quando il prezzo è salito a 100,60 dollari al barile.
L’Italia ha nominato ieri l'ex commissario europeo Mario Monti a capo di un nuovo governo, dopo le dimissioni di sabato di Silvio Berlusconi.
Monti avrà il compito di attuare le riforme urgenti per porre fine una crisi che ha messo in pericolo tutta la zona euro.
I traders sono sono rimasti cauti in attesa dell’asta di 3 miliardi di euro si titoli di stato italiani a 5 anni, un importante banco di prova per la fiducia degli investitori nel debito italiano.
I mercati si sono concentrati sulle ultime sessioni italiane, dopo che gli interessi del paese sono saliti sopra il livello del 7%, livello che ha spinto altre nazioni periferiche della zona euro - Grecia, Portogallo e Irlanda - a chiedere i salvataggi.
Il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos ha dichiarato che la sua priorità sarà quella di garantire che il paese riceverà la sua sesta tranche di fondi di salvataggio dopo che il primo ministro Lucas Papademos avrà prestato giuramento.
I prezzi del greggio hanno trovato un ulteriore supporto dopo che i dati preliminari rilasciati in precedenza hanno dimostrato che l’economia giapponese è cresciuta del 1,5% nel terzo trimestre, sostanzialmente in linea con le aspettative.
L’aumento fa seguito atre trimestri di contrazione, e indica un tasso annualizzato di crescita del 6,0%.
Il Giappone è il terzo consumatore mondiale di petrolio greggio, dopo Stati Uniti e Cina.
Sull’ ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre è salito dello 0,25% a 113,20 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e greggio a 14,19 dollari al barile.
In Libia, Nuri Berruien, presidente della National Oil Corporation, ha dichiarato domenica che il paese produrrà 800.000 barili di petrolio al giorno entro la fine del 2011.
La Libia, titolare della maggioranza di riserve di petrolio greggio dell’Africa, ha la capacità di produrre circa 1,6 milioni di barili di greggio al giorno.