Investing.com – L’euro ha esteso le perdite contro il dollaro statunitense, nell’incertezza che ha seguito la conclusione del vertice UE di 2 giorni che non ha fornito un piano chiaro per risolvere la crisi del debito della zona euro.
EUR/USD ha toccato 0,8492 nel pomeriggio degli scambi europei, il minimo dal 24 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 1,3268, giù dello 0,87%.
Sostegno a 1,3165, minimo del 3 ottobre e di quasi 10 mesi e resistenza a 1,3381,massimo della sessione.
La settimana scorsa i leader UE hanno convenuto di applicare norme più severe di bilancio nell'area dell'euro e di fornire 200 miliardi di euro in prestiti al Fondo Monetario Internazionale per aiutare i paesi con problemi di debito.
Ma gli investitori sono rimasti scettici sull’efficacia delle misure dopo che la Banca centrale europea ha indicato che non aveva intenzione di aumentare il suo programma di acquisto di bond, bloccando i suoi acquisti di obbligazioni settimanali a 20 miliardi di euro.
Standard &Poor’s ha dichiarato venerdì che l’accordo è stato un passo significante per la “crisi della fiducia”, ma ha avvisato che il tempo si sta esaurendo e sono necessarie ulteriori azioni.
L’agenzia Standard &Poor’s ha collocato i rating di 15 membri della zona euro, tra cui Francia, Germania, Italia e Spagna sotto osservazione negativa la scorsa settimana.
Il sentimento ha inoltre risentito delle dichiarazioni dell’agenzia di rating Moody’s che ha avvertito che la crisi del debito si trova ancora ad un punto "critico" e "volatile", aggiungendo che la regione ha affrontato crescenti rischi per la coesione.
L'euro è sceso anche contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,56% a 0,8493.
Stamane il Tesoro italiano ha venduto l’intera somma di 7 miliardi di titoli di Stato a 12 mesi, a un rendimento medio del 5,95% rispetto al 6,08% di un'asta simile tenutasi il mese scorso.
Dopo l'asta, il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è risalito verso i livelli vicino insostenibili toccati il mese scorso, salendo a 6,93%.
EUR/USD ha toccato 0,8492 nel pomeriggio degli scambi europei, il minimo dal 24 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 1,3268, giù dello 0,87%.
Sostegno a 1,3165, minimo del 3 ottobre e di quasi 10 mesi e resistenza a 1,3381,massimo della sessione.
La settimana scorsa i leader UE hanno convenuto di applicare norme più severe di bilancio nell'area dell'euro e di fornire 200 miliardi di euro in prestiti al Fondo Monetario Internazionale per aiutare i paesi con problemi di debito.
Ma gli investitori sono rimasti scettici sull’efficacia delle misure dopo che la Banca centrale europea ha indicato che non aveva intenzione di aumentare il suo programma di acquisto di bond, bloccando i suoi acquisti di obbligazioni settimanali a 20 miliardi di euro.
Standard &Poor’s ha dichiarato venerdì che l’accordo è stato un passo significante per la “crisi della fiducia”, ma ha avvisato che il tempo si sta esaurendo e sono necessarie ulteriori azioni.
L’agenzia Standard &Poor’s ha collocato i rating di 15 membri della zona euro, tra cui Francia, Germania, Italia e Spagna sotto osservazione negativa la scorsa settimana.
Il sentimento ha inoltre risentito delle dichiarazioni dell’agenzia di rating Moody’s che ha avvertito che la crisi del debito si trova ancora ad un punto "critico" e "volatile", aggiungendo che la regione ha affrontato crescenti rischi per la coesione.
L'euro è sceso anche contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,56% a 0,8493.
Stamane il Tesoro italiano ha venduto l’intera somma di 7 miliardi di titoli di Stato a 12 mesi, a un rendimento medio del 5,95% rispetto al 6,08% di un'asta simile tenutasi il mese scorso.
Dopo l'asta, il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è risalito verso i livelli vicino insostenibili toccati il mese scorso, salendo a 6,93%.