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BCE: dubbi su ritmo aumento tassi, ma preoccupa di più la riduzione del bilancio

Pubblicato 14.12.2022, 11:16
© Reuters

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Poche ore dopo la Fed, la Banca Centrale Europea comunicherà domani alle 14:15 CET la sua decisione sui tassi d'interesse che, secondo il consenso di mercato, vorrà dire il quarto aumento consecutivo, a cui si aggiungeranno la pubblicazione delle nuove proiezioni economiche e i dettagli sulla riduzione del bilancio. 

E' scontato un nuovo rialzo del costo dell'euro per contenere un'inflazione che ad ottobre ha toccato un tasso annuo del 10%, ma emergono dubbi sul ritmo che deciderà di seguire la banca, visto che la regione è in bilico tra crescita zero e crisi energetica. 

Gli analisti di Rabo Bank, per esempio, sono più propensi per un aumento di 50 punti base anche se non escludono a priori un rialzo di 75 pb, con ulteriori dubbi sul percorso futuro dei tassi.

"Un percorso di tassi più lento non significa un tasso terminale più basso", scrivono dalla banca in una nota, e trasmettere questo messaggio sarà "la sfida fondamentale per la Presidente Lagarde".

Per questo, la banca olandese conferma la propria view per un tasso terminale del 3%, ma estende le nostre aspettative di politica monetaria con un ultimo rialzo di 25 pb in aprile, mentre per quanto riguarda il quantitative tightening potrebbe avvenire "ad un ritmo mensile di 25-30 miliardi di euro con data di inizio nel secondo trimestre".

A Nordea Bank sono invece più pessimisti sull'aggressività della BCE che, secondo gli analisti, aumenterà i tassi dello 0,75% per la terza volta di fila ma "rinvierà la decisione sull'inizio della riduzione del bilancio", fissandola per la fine "del secondo trimestre o l'inizio del terzo trimestre del 2023".

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Ancora diverso l'outlook che arriva da Morgan Stanley (NYSE:MS) che, in un report, evidenzia come domani un rialzo di 50 pb sia più probabile ma al quale vanno aggiunti "ulteriori rialzi nelle riunioni all'inizio del 2023".

"Vediamo il tapering dei reinvestimenti delle APP a partire da marzo 2023, segnalato da una modifica della forward guidance sugli acquisti di asset, mentre dopo dicembre, prevediamo altri due rialzi dei tassi di 25 pb a febbraio e marzo, con un tasso finale del 2,5%", scrivono da MS. 

Più negative le previsioni sull'economia europea che, secondo la banca d'affari Usa, dovrà affrontare "forti venti contrari, dall'impennata dell'inflazione alle persistenti tensioni sull'approvvigionamento energetico e all'inasprimento delle condizioni finanziarie".

Per questo, precisano da MS, "prevediamo che l'economia inizierà a contrarsi nel quarto trimestre, portando a un calo complessivo del PIL dell'area euro del -0,2% annuo nel 2023".

Ultimi commenti

0,50 se no poi è troppo, non sia che superiamo i tassi fed sopra il 4 con un inflazione più contenuta al 7, rispetto al 10 UE.
a me preocupa la BCE
Bravo!!
Sbagli. La BCE non conta nulla
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