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BCE ferma in attesa di dicembre, Pepp confermato

Pubblicato 28.10.2021, 13:45
Aggiornato 28.10.2021, 14:00

Di Alessandro Albano 

Investing.com - La Banca Centrale Europea non si è mossa nell'ultima riunione di politica monetaria, confermando tutti gli strumenti in suo possesso senza alcuna indicazione sulle mosse future a parte confermare un ritmo degli acquisti Pepp "moderatamente inferiore" rispetto ai trimestri precedenti. Tutto rimandato, quindi, a dicembre.

Il governing council, si legge nella nota della banca, "continua a ritenere che possano essere mantenute condizioni di finanziamento favorevoli con un ritmo degli acquisti netti di attività nel quadro del Pepp moderatamente inferiore rispetto al secondo e al terzo trimestre dell’anno".

Francoforte ha confermato, inoltre, i livello dei tassi di interesse di riferimento della BCE, le indicazioni prospettiche (forward guidance) sulla loro probabile evoluzione futura, gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (PAA), le politiche di reinvestimento e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine.

In dettaglio, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50% finché l’inflazione non raggiungerà il 2% "ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole per il resto dell’orizzonte di proiezione".

Questo, spiega la BCE, "può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo".

Gli acquisti netti nell’ambito del PAA proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro fin quando sarà necessario "rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento", mentre gli acquisti del programma Pepp da 1.850 miliardi di euro dureranno "almeno sino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, "finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus".

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Inoltre, la banca reinvestirà il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del Pepp "almeno sino alla fine del 2023", con la futura riduzione del portafoglio Pepp che "sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria".

Alle 14:30 CEST, la presidente Christine Lagarde illustrerà i motivi delle decisioni nella tradizionale conferenza stampa che potrete seguire in diretta qui di Investing.com.

Ultimi commenti

Povera BCE....spesso è meglio una idea st up id a, che nessuna idea.
In Gold We trust.. come ricordi bene il vuoto creato all' interno di quelle zucche è condizione imprescindibile per occupare quegli scranni.. purtroppo.
il pepp e la sospensione del Patto di stabilità stanno permettendo la ripresa. l'inflazione è esogena. Quando si tornerà al patto di Maastricht, torneremo alla crisi del 2008-10.
sostanzialmente la BCE ha fatto intendere, preferiamo alta inflazione piuttosto che alzare i tassi....stiamo qua a parlare ancora di ripresa economica quando tutti stanno guadagnando, l'inflazione galoppa ben oltre il loro target e la disoccupazione scende sempre più...se questi sono i più bravi della classe non oso immaginare gli altri cosa farebbero....ma dai
il problema è che se non aiuti i grossi gruppi indebitati e questi lasciano a casa migliaia di persone, come li sfami questi e i futuri poveri?!
questo succede quando ci si ostina a tappare buchi con carta straccia. Mi spiace ma ad un certo punto questi lavoratori sono pur sempre meno della totalità della classe media che subisce gli effetti inflattivi.La misura è colma
concordo pienamente, le aziende indebitate non vanno salvate, soprattutto in Italia
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