Steven Bell (Columbia Threadneedle Investments) vede prospettive non incoraggianti per l’azionario e in particolare per il Regno Unito e non esclude che possa rivedersi il minimo storico di 1,05 nel cambio sterlina/dollaro USA
Prima delle riunione di Jackson Hole della scorsa settimana i mercati avevano previsto un cambio di rotta da parte della Fed già nella prossima primavera, con un calo significativo dei tassi di interesse entro il 2023. Ma le dichiarazioni al simposio del presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, e i commenti di molti altri membri del comitato hanno chiarito che la banca centrale USA è determinata a continuare ad aumentare i tassi di interesse fino a quando l’inflazione non sarà chiaramente sotto controllo.
NECESSARIA UNA VERA E PROPRIA RECESSIONE
“La Fed ha anche ammesso che la disoccupazione dovrà aumentare per contenere i prezzi al consumo mentre i mercati ora stanno valutando un ritmo di inasprimento più rapido nei prossimi mesi e solo un modesto calo in seguito. A conti fatti, ritengo necessaria una vera e propria recessione”, specifica Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge