Arnout van Rijn, CIO Asia Pacifico di Robeco, sottolinea che il rally di tutti gli asset è finito ma non è pessimista sulle azioni mentre non vede nel reddito fisso un’opzione valida, visti i rendimenti ancora bassi
La crisi ucraina sembra destinata a cancellare alcuni benefici della fine della guerra fredda e della successiva globalizzazione, dall’efficienza dei costi ai flussi commerciali internazionali. Un aspetto negativo che sta causando una notevole incertezza agli investitori, che stanno risentendo soprattutto dell’impatto della guerra per l’aumento dei prezzi dei fattori produttivi e in particolare delle materie prime. Per cui si chiedono quale sarà l’impatto combinato di inflazione e tassi più alti sulla crescita economica e sulla redditività delle imprese.
STRETTA MONETARIA GLOBALE
Arnout van Rijn, CIO Asia Pacifico di Robeco, osserva che nel primo trimestre alcune aziende hanno segnalato che la pressione sui margini potrebbe intaccare la redditività, che è il perno che sostiene i mercati azionari globali. Gli utili potrebbero essere messi sotto pressione anche per il rallentamento economico, particolarmente in Europa, dove i mercati hanno subito le conseguenze peggiori. Per oltre un decennio i tassi bassi hanno attutito molto la volatilità, ma ora le autorità in tutto il mondo spingono verso una normalizzazione monetaria, la Fed ha già iniziato ad aumentare i tassi e anche la BCE deve fronteggiare un’inflazione spaventosamente alta in Europa...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge