Di Ambar Warrick
Investing.com - Lunedì la Cina ha mantenuto invariato ai minimi storici il suo tasso di riferimento per i prestiti, mentre il Paese lotta per mantenere l’equilibrio tra il sostegno alla nascente ripresa economica e la solidità dello yuan.
La People’s Bank of China (PBOC) ha mantenuto il suo tasso di interesse primario del prestito (LPR) a un anno al 3,65%, mentre il LPR a cinque anni, utilizzato per determinare i tassi ipotecari, è stato mantenuto al 4,30%. Entrambi i tassi di prestito hanno raggiunto i minimi degli ultimi due decenni.
Febbraio segna il sesto mese consecutivo in cui la Cina ha mantenuto i suoi tassi di prestito chiave a livelli storicamente bassi, dopo un taglio inaspettato nell’agosto 2022.
L’LPR viene deciso dalla PBOC sulla base delle considerazioni di 18 banche commerciali designate e viene a sua volta utilizzato come parametro di riferimento dalle banche private per l’offerta di prestiti.
La mossa di lunedì è stata ampiamente in linea con un sondaggio Reuters. Tuttavia, ha deluso una minoranza di analisti che prevedevano ulteriori tagli dei tassi d’interesse, dato che la crescita economica cinese è rallentata drasticamente nel 2022 e finora ha mostrato pochi miglioramenti nonostante la revoca delle misure anti-COVID all’inizio di quest’anno.
L’abolizione delle misure anti-COVID ha innescato un’immensa ondata di contagi, che ha interrotto l’attività commerciale locale. Tuttavia, i funzionari del governo cinese hanno recentemente dichiarato una “vittoria decisiva” sul COVID, citando un tasso di mortalità relativamente basso nell’ultima epidemia.
La mossa della Cina di mantenere i tassi d’interesse è stata determinata anche dalle preoccupazioni per lo yuan, che si è pericolosamente avvicinato a superare il livello chiave di 7 per il dollaro. La valuta era crollata al livello più basso dalla crisi finanziaria del 2008 dopo che la Banca Popolare aveva inaspettatamente tagliato il LPR ad agosto.
Ma la valuta è ora sottoposta a nuove pressioni a causa dei crescenti timori di una politica sempre più aggressiva dalla Fed. Si prevede che i dati forti sull’inflazione e sul mercato del lavoro vedranno la Fed continuare ad alzare i tassi nel breve termine, ampliando il divario tra la Cina e i tassi di interesse statunitensi.