Amundi rivede al ribasso le stime di crescita globale, ma non vede recessione. Recupero possibile dalla seconda metà del 2020 se i governi mettono mano allo stimolo fiscale. Contesto favorevole ai Btp italiani
L’estate del 2019 lascia in eredità fonti di tensione geopolitiche moltiplicate in tutto il mondo, una dinamica della crescita ulteriormente indebolita, con un aggravamento della recessione manifatturiera. Questo ha indotto Amundi a rivedere al ribasso le stime di crescita globale per il 2019 e il 2020 dal 3,3% al 3,2% e dal 3,4% al 3,3%. La casa di investimento vede uno scenario di rischio che si è in parte concretizzato, soprattutto sul fronte delle tensioni commerciali. Anche se le ultime dichiarazioni di americani e cinesi offrono barlumi di speranza, il danno ormai è fatto perché si è creato un clima di maggior incertezza, che mette sotto pressione le decisioni di investimento, soprattutto nei Paesi più esposti al commercio mondiale. Per Amundi, inoltre, nel 2020 la crescita sarà inferiore alla media nelle economie avanzate, con il punto più basso tra seconda metà del 2019 o prima metà del 2020, mentre i Paesi emergenti dovrebbe riaccelerare l’anno prossimo.
I MERCATI SI ASPETTANO TROPPO DALLE MISURE MONETARIE
Monica Defend, Head of Strategy di Amundi, sottolinea che i rischi rimangono chiaramente al ribasso, con quello di una recessione aumentato. Ma non ritiene sia in vista una recessione mondiale. Sia in Usa che in Europa infatti l’andamento del mercato del lavoro è positivo e c’è buona tenuta dei consumi, mentre continua la divaricazione tra il settore dei servizi in espansione e il manifatturiero in contrazione. Tutto questo però secondo l’esperta non basta nel breve termine. Di qui la previsione di una recessione tecnica in Germania, anche se modesta e di breve durata. Il peggioramento dell’outlook macro giustifica l’accomodamento monetario globale atteso, ma i mercati sembrano aspettarsi troppo dalle banche centrali, in particolare Fed e Bce. Secondo Defend invece si apre la strada a misure di stimolo fiscale, già partite in diversi paesi emergenti e ora attese anche nelle economie avanzate, a partire dalla Germania...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge